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Filadelfia, caso Chessa: che scivolone del Comune. Ma il secondo lotto è già finanziabile

Clamoroso pasticcio del duo assessore-sindaco, ma la Fondazione va avanti: il secondo lotto è già quasi finanziabile, e sull'agibilità...

Lorenzo Bonansea

"Sono stati giorni "frenetici" in casa Filadelfia tra la nomina (poi risultata incompatibile) di quello che doveva essere il nuovo Presidente della Fondazione Marco Chessa, e il CdA svoltosi il 31 gennaio - dove si sono fatti grandi progressi in chiave secondolotto. Cerchiamo dunque di fare chiarezza, e di riassumere i fatti di questi giorni.

"LA VICENDA CHESSA - Come vi avevamo reso noto, il Comune - precisamente l'assessore Finardi e il sindaco Appendino - avevano nominato il delegato comunale che avrebbe dovuto succedere al Presidente ad interim Rosario Rampanti. Tale delegato, Marco Chessa, è stato però riconosciuto incompatibile a tale carica in quanto già consiglierecomunale, e ha dovuto rinunciare alla nomina (leggi qui). Ma è possibile che degli amministratori di tale prestigio non fossero al corrente di questa incompatibilità? A quanto pare è possibile. Secondo il decreto legislativo 39 dell'8 aprile 2013, infatti, un individuo che ricopre una carica pubblica (come un consigliere comunale, appunto) non può ricoprire alcun ruolo rappresentativo in una partecipata. Scivolone abbastanza clamoroso dell'amministrazione torinese.

"SECONDO LOTTO - Il Comune, quindi, continua a rimanere ad oggi assente all'interno della Fondazione, ma nei fatti poco importa. Già, perché gli altri componenti continuano a lavorare sodo e a pieno regime, e nell'ultimo CdA si è fatto il punto sulla situazioneeconomica. Una situazione più che florida - visto che la Fondazione, ad oggi, ha un patrimonio di circa 1.5 milioni di euro, che stanno per essere ulteriormente rimpinguati con la quota semestrale di affitto di circa 100mila euro versati dal Torino. Soldi, questi, praticamente sufficienti a finanziare il secondolotto, che comprenderà - lo ricordiamo - tutto il sotto-tribuna, e dunque la foresteria, la sede, la sala conferenze e il completamento di una parte degli spogliatoi.

"E per quanto riguarda la tanto agognata "pienaagibilità"? La commissione comunale avrebbe dovuto dare l'ok definitivo già entro a fine gennaio, ma alcuni problemi tecnici (di facile risoluzione) hanno fatto sì che i tempi si dilatassero ulteriormente. Stabilire una data precisa, dunque, ad oggi non è facile, ma ottimisticamente entro metàfebbraio potrebbe esserci la tanto agognata fumata bianca. Con o senza delegato comunale, la Fondazione Filadelfia prosegue dritta per la sua strada: il processo di completamento dello storico impianto non si ferma.