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Filadelfia, lo scandalo del sistema di occultamento: costoso e mai utilizzato

Filadelfia, lo scandalo del sistema di occultamento: costoso e mai utilizzato

I pannelli anti-veduta dello Stadio Filadelfia furono costruiti su esplicita richiesta di Ventura e non sono (quasi) mai stati utilizzati, perchè spesso guasti: un investimento da circa 800.000 euro fin qui inutile

Nicolò Muggianu

Il Filadelfia si difende dai 'guardoni'. O meglio, ci prova. Nella giornata di ieri, non sono passati inosservati agli occhi dei tifosi accorsi all'allenamento a porte aperte del Torino, gli operai e i manutentori alle prese con il complesso sistema di motori elettrici che alimentano il cosiddetto 'sistema di occultamento' dell'impianto. Un sistema di 'vele mobili', che dovrebbe fungere da saracinesca e tenere gli allenamenti tecnico-tattici lontano da occhi indiscreti. Nulla di strano sin qui: sull'opportunità o meno di dotare il Filadelfia di questi tralicci si è sempre discusso e sempre si discuterà, ma - in un'epoca in cui ci sono mezzi per scattare foto e video dai balconi circostanti e condividerli in un nanosecondo - non è del tutto campata per aria l'esigenza di nascondere gli allenamenti. Se non fosse che l'impianto è costato una cifra complessiva che si aggira tra i 700 e gli 800 mila euro, e non è (quasi) mai stato utilizzato.

Ma facciamo un passo indietro. Il sistema di occultamento non era previsto nel primo progetto di ricostruzione dell'impianto. Poi, su esplicita richiesta dell'ex mister Giampiero Ventura, venne progettato e costruito in un secondo momento. Un sistema costoso, fin qui utilizzato con il contagocce dal Torino. La causa? Ufficialmente 'problemi tecnici'. Le vele che compongono il sistema, sono infatti alimentate da alcuni motori elettrici complessi, che hanno spesso bisogno di manutenzione. A dimostrarlo gli operai che, durante l'allenamento di ieri, hanno lavorato senza sosta per calibrare in maniera omogenea il funzionamento dei 'teloni' che compongono l'impianto. La sensazione è che manchi poco, ma poi toccherà a Mihajlovic decidere se e quanto utilizzarlo.

 

Già perché questo costoso 'sistema anti-spioni' - come detto - non è stato un'idea del tecnico serbo. Anche per questa ragione, la sensazione è che il Torino possa ritrovarsi ora con il fardello di un investimento importante (forse troppo), che potrebbe non avere riscontri pratici che giustifichino la spesa. Soprattutto perché quegli 800 mila euro fatti spendere alla Fondazione Filadelfia sarebbero serviti altrove: in particolar modo questo genere di investimento avrebbe fatto comodo al secondo lotto (vale a dire la costruzione di uffici, sede del club, foresteria, e il restauro dei monconi delle vecchie tribune) dal costo complessivo di circa 1,6 milioni e che ad oggi, nonostante sembri avere un'impellenza maggiore, è ancora di là dall'essere realizzato. Sicuramente, fino ad ora, negli allenamenti a porte chiuse il dispositivo non è stato utilizzato. Che si possa farne a meno? Ma, ormai, la spesa è stata fatta.

Gianluca Sartori & Nicolò Muggianu