Genoa-Torino 2-1, le statistiche: i rossoblu lottano e il Toro va K.O.

Genoa-Torino è stato un match nervoso, a tratti bloccato e povero di emozioni. Quella di domenica pomeriggio infatti è stata la più classica delle partite di fine campionato: i ritmi di gioco sono stati lenti sin dall'inizio e alla fine è stata la squadra di Juric a spuntarla, facendo valere le migliori motivazioni. Se nei 30′ iniziali la gara è stata povera di acuti, è stato poi il Genoa a prendere in mano le sorti del match nella fase centrale della partita. Al 32' infatti è arrivato il vantaggio dei padroni di casa grazie a una zampata sotto porta di Rigoni che ha ottimamente approfittato di un amnesia di Hart. Il Toro, al contrario, non è mai realmente sceso in campo: pochissime occasioni create dalle parti di Lamanna e un possesso palla prolungato e sterile che è spesso sfociato in palloni persi malamente. Le due squadre hanno confermato ancora una volta i problemi difensivi che le attanagliano da inizio stagione subendo gol per l'ennesima volta. Analizzando più nello specifico i dati del match si nota la staticità dell'incontro: sono infatti 6 i tiri che la squadra rossoblu ha effettuato nell’arco dei 90′, di cui solo 4 rivolti verso lo specchio della porta difesa da Hart. Sono solo 2 invece quelli del Torino, di cui appena 1 indirizzato tra i pali difesi da Lamanna (in occasione del gol di Ljajic n.d.r.), con il portiere genoano spettatore non pagante e autore di nessun intervento decisivo.

Una differenza interessante emerge dal dato sul possesso palla: 58% del Torino contro il 42% del Genoa, a dimostrazione di una partita giocata per lunghi tratti con il pallone tra i piedi della squadra di Mihajlovic che non ha saputo però gestire con lucidità il possesso. Ma c’è di più, perché se è vero che il Genoa ha creato di più dei suoi avversari, è curiosa la statistica delle palle perse: 20 contro 40. Tale dato evidenzia come il Torino abbia spesso peccato di frenesia e di poca lucidità nel gestire la sfera, totalizzando addirittura il doppio di possessi persi rispetto agli avversari. Nel complesso, quello di domenica, è stato un incontro equilibrato in cui i padroni di casa hanno cercato di colmare il “gap” tecnico con una buona dose di grinta e quella motivazione derivante dalla voglia di ottenere la matematica salvezza con una giornata di anticipo. Potrebbe essere proprio questa la giusta chiave di lettura del match con la compagine di Juric che è riuscita a spuntarla contro un Toro, sulla carta più attrezzato, ma impalpabile sul terreno di gioco. Il gol di Ljajic in chiusura di gara serve solo per le statistiche, con il serbo che raggiunge la tanto agognata doppia cifra di gol in questo campionato.

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