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Genoa-Torino: centrocampo impreciso, attacco incisivo a metà

L'analisi / I due reparti granata su due poli diversi: poche giocate che fanno la differenza, soprattutto dopo i primi 20 minuti di gioco

Gualtiero Lasala

"Torino e Genoa si sono affrontate a Marassi nella giornata di ieri, con i liguri che hanno centrato i tre punti a discapito dei granata. Anche se il match pareva essersi posto su un binario alquanto favorevole ai granata, i genoani sono riusciti a recuperare una situazione di doppio svantaggio anche grazie alla doppietta (su rigore) dell'ex Alessio Cerci. Nella sfida sono emerse le classiche lacune, che hanno impedito ai granata di portare a casa tre punti fondamentali: a centrocampo sono evidenti alcuni errori che non si dovranno ripetere, soprattutto nel match contro la Juventus in casa.

"CENTROCAMPO - Ad inizio partita il reparto mediano sembrava particolarmente in forma, con le discese puntuali di Molinaro e Peres, le ottime verticalizzazioni di Acquah (una delle quali ha portato anche al gol di Immobile): buona la sostanza mostrata da Benassi e Vives, con chiusure buone sui giocatori rossoblu. Tuttavia, dopo i primi venti minuti, tutti i giocatori hanno avuto un crollo: in particolare, i due esterni granata hanno perso la lucidità, dando la possibilità al Genoa di tornare in partita con un rigore. Infatti Peres ha ritardato il rinvio, e Molinaro (assolutamente non in giornata) ha commesso il fallo all'interno dell'area del Toro. Acquah ha cercato fino alla fine di rimettere in piedi il match, anche con un tiro dalla distanza che ha impensierito Perin: Vives ha cercato di limitare i danni, non spingendosi mai oltre, mentre Benassi è stato sostituito con Maxi Lopez.

"ATTACCO - C'è una secca divisione tra gli attaccanti granata: Belotti, Maxi Lopez e Martinez non riescono a dare il giusto apporto in attacco, soprattutto nel momento più complicato del match. Partendo dal "Gallo", riesce ad ingranare bene, dando un assist ad Immobile che il numero dieci deve soltanto mettere in porta; l'argentino entra, ma non si vede: non riesce a gestire i palloni ricevuti, e sembra ancora non in condizione come lo scorso anno; infine Martinez è sempre Martinez: tantissima voglia di segnare, ma con poca lucidità e pochi palloni toccati. In ultimo c'è la nota più lieta, il giocatore che sa come e quando fare la differenza: Ciro Immobile, che mette a segno una doppietta, ma non solo. Nei momenti più difficili ci prova sempre, e cerca di tirare fuori il meglio di sé e dei compagni: da lui può ripartire il Torino.