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Gli indesiderati costano sei milioni

di Gianluca Sacchetto

Vendere prima di compare. Questo è l’imperativo da ora in avanti per Gianluca Petrachi. Il regolamento della B impone un tetto massimo di 19...

Redazione Toro News

"di Gianluca Sacchetto

"Vendere prima di compare. Questo è l’imperativo da ora in avanti per Gianluca Petrachi. Il regolamento della B impone un tetto massimo di 19 giocatori over 21 e il Torino in questo tetto ci rientra appena. Sono infatti proprio 19 gli elementi in organico che non possono essere inseriti nelle altre categorie (under 21, under 23 già presenti in rosa dall’inizio della stagione precedente o ragazzi cresciuti nel vivaio). E tra di essi rientrano almeno cinque giocatori indesiderati, per i quali il diesse granata sta cercando una sistemazione in ogni modo. Perchè tenerli sulle croste equivarrebbe ad una mazzata dal punto di vista economico.

"Chi guadagna più di tutti è David Di Michele, con 750mila euro netti fino al 30 giugno del 2011. Appena dietro di lui Aimo Diana, per il quale continua la trattativa per sistemarlo definitivamente al Bellinzona. Come per Di Michele il suo contratto scade tra un anno e 650mila sono gli euro che guadagna a stagione. Attorno al mezzo milione ci sono, invece, altri tre elementi: Pisano, Zanetti e Pratali. Il terzino, ormai in realtà vicino ad indossare la maglia del Parma, è anch’egli in scadenza di contratto. Discorso diverso per gli altri due, legati al Torino fino al 2012.

"Quasi inutile ribadire come le scelte avventate dei precedenti ds, con contratti pluriennali a giocatori in fase discendente della carriera, si paghino ora. L’ultimo degli indesiderati è, invece, Riccardo Colombo, che comunque guadagna decisamente di meno dei precedenti. In tutto, per questi sei giocatori, il Torino sborsa oltre sei milioni a stagione, considerando che gli stipendi netti sono superiori ai tre milioni. Riuscendo a sbarazzarsene, Petrachi potrà poi investire il ricavato, o per meglio dire le mancate spese, su giocatori funzionali al modulo di Lerda.

"(foto: M. Dreosti)