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Derby, Glik: un’altra “settimana santa”, per rialzare la stagione

Verso Torino-Juventus / Il capitano viene da uno dei campionati più difficili degli ultimi anni, ma questa è la partita più sentita

Nikhil Jha

"Era il primo derby casalingo, era la stracittadina della rivalsa, di squadra e personale, dopo la celebre espulsione all'andata. C'erano tantissimi motivi per cui Kamil Glik, oggi capitano del Torino, ma allora soldato semplice in cerca di esperienza, alla vigilia del Torino-Juventus di ritorno della stagione 2012/2013 scrisse: "Da oggi inizia una settimana santa". Una dichiarazione che lo fece entrare immediatamente nei cuori dei tifosi, che subito dimenticarono e perdonarono qualche sbavatura di troppo che il polacco ancora commetteva al tempo.

"Quel derby non finì bene (0-2 firmato Vidal-Marchisio, che scardinarono un muro granata perfetto fino a 4' dalla fine), ma le prestazioni del polacco andarono, partita dopo partita, in crescendo, fino a conquistare la fascia da capitano con la maglia del Toro e il posto fisso nella Nazionale polacca. L'ex Palermo da allora è diventato un punto di riferimento di tutto l'ambiente granata, grazie alle prestazioni e all'apporto che assicurava anche in fase offensiva, apporto che, però, sta venendo a mancare in questa ultima stagione.

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"In realtà, il problema parte da più lontano, da una condizione psico-fisica che non sembra più quella delle ultime 2-3 stagioni. C'è da dire che in questo calo Glik non è stato lasciato da solo: tutto il reparto, e tutta la squadra, sta vivendo una congiuntura di flessione che ha i suoi evidenti frutti negli scarsi risultati, tanto da far arrivare scarico l'ambiente a quello che, invece, dovrebbe essere l'evento più atteso di tutta la stagione. La speranza, per i tifosi, è che lo spogliatoio granata, al suo interno, maturi in vista del derby la carica e l'adrenalina giusta che permetta di colmare il gap di qualità e - soprattutto - mentalità che in questo momento divide le due compagini. E se c'è da caricarsi alla vista del bianconero, Kamil Glik sa come farlo.