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Granata aggrappati a Lerda e alla cabala

Ad Ascoli, nell'insolito orario delle 18 del sabato, il Torino cerca l'ennesima svolta di una stagione fino a questo momento avara di soddisfazioni. Di fronte troverà, però, una squadra in salute, che nonostante la posizione di...

Redazione Toro News

Ad Ascoli, nell'insolito orario delle 18 del sabato, il Torino cerca l'ennesima svolta di una stagione fino a questo momento avara di soddisfazioni. Di fronte troverà, però, una squadra in salute, che nonostante la posizione di classifica non certo esaltante (a causa delle continue penalizzazioni) si sta rendendo protagonista di sgambetti anche importanti. Martedì, nel recupero della ventinovesima giornata, ha saputo sconfiggere un Vicenza lanciatissimo verso la zona playoff, dando una mano al Toro stesso. Lerda, tornato sulla panchina granata dopo la brevissima esperienza targata Papadopulo, dovrà però cambiare decisamente registro per provare ad agganciare il treno che porterà in serie A. In dieci partite sarà fondamentale un cammino quasi immacolato per tentare l'assalto al sesto posto, obiettivo che in realtà molti tifosi granata vedono distantissimo. L'attacco, infatti, non segna più dalla gara interna contro l'Atalanta mentre il pacchetto difensivo continua a non destare sicurezza e subire reti evitabili. I numeri parlano di un Toro che lontano dall'Olimpico ha realizzato la miseria di undici reti (solo il Portogruaro ha fatto peggio in serie B, con dieci) incassandone ben diciannove. Un anno fa di questi tempi la squadra di Colantuono aveva già raggiunto il quarto posto, mentre oggi è in dodicesima posizione, a pari merito di una squadra come il Piacenza partita con ambizioni salvezza. Un dato che testimonia il totale fallimento granata. L'unica speranza in vista della trasferta di Ascoli è rappresentata dalla possibile scossa che potrebbe portare Lerda. Nel campionato passato, infatti, Colantuono nel giorno del suo ritorno sulla panchina, terminata l'esperienza di Beretta, seppe sconfiggere il Grosseto con un perentorio 4-1. E' nella superstizione l'ultimo appiglio dei tifosi granata, ora che tutto sembra perduto.

(foto: M. Dreosti)