toro

I più furbi sono sempre gli altri

Editoriale / Archiviata la Coppa Italia, c'è un girone di campionato davanti: ma il Toro deve smetterla con queste ingenuità

Gianluca Sartori

"Si può dire che Mazzarri abbia osato troppo poco, si può dire che Falque nel 3-5-2 non ci stia bene. Si può dire che il Torino non abbia un gioco appassionante, se ne possono dire di tutti i colori. Alla fine però il gioco del calcio è semplice. Quando si arriva davanti alla porta servirebbe fare gol, per dirne una. Oppure: a due minuti dai supplementari si dovrebbe evitare a tutti i costi di concedere contropiedi a campo aperto. Ma si può continuare, senza limitarsi a quanto accaduto in Torino-Fiorentina. Per esempio i retropassaggi al portiere andrebbero fatti nel modo giusto, un attaccante sulla linea di fondo non andrebbe abbattuto, a giocatori alti 1.68 non si dovrebbe permettere di fare gol di testa in pieno recupero, quando si ha il vento a favore si dovrebbe tirare in porta appena si può. La lista degli errori banali commessi dal Toro in questa stagione (e puntualmente pagati a peso d'oro) è lunghissima; e non si può ogni volta guardare al bicchiere mezzo pieno perchè "senza ingenuità il risultato si sarebbe potuto portare a casa".

"Proprio perchè la squadra ha delle potenzialità, buttare al vento le occasioni è un delitto. I più furbi sono sempre gli avversari del Torino. Il refrain di questa stagione per ora è sempre lo stesso, per un motivo o per un altro al Torino manca sempre un centesimo per fare un euro, lo evidenziamo da settimane. Difficile dire perchè ogni volta Belotti e compagni manchino il salto di qualità. In Serie A gli obiettivi non si centrano senza cattiveria agonistica e cinismo; il Torino finora manca palesemente sotto questo aspetto. Un gruppo di bravi ragazzi che però non sono ancora dei vincenti. Ora l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Fiorentina, meritata e particolarmente dolorosa perchè giunta nel finale, sia un campanello d'allarme definitivo per questo Torino. Pane al pane e vino al vino: per Belotti e compagni è il momento di darsi una svegliata, ora che si può, ora che la corsa all'Europa è ancora aperta. Prima che sia troppo tardi e che anche questa stagione scivoli via nell'album dei rimpianti.