Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Il 4 maggio per andare oltre, ripartendo dai valori del Toro

Una commemorazione poco "rumorosa" ma significativa più che mai

Lorenzo Bonansea

"Facile cascare nella retorica, quando si parla di Grande Torino. Ma non è retorico asserire che questo 4 maggio appena trascorso, è di fatto un po' diverso da tutti gli altri, tra un clima meno "caotico" e un messaggio di speranza lanciato dalla Basilica. Per il sessantonovesimo anno consecutivo il mondo granata ha reso omaggio alla squadra più forte di tutti i tempi, ed il pensiero condiviso durante l'omelia da Don Robella è stato in qualche modo "rivoluzionario": dopo le morti di Carla Maroso e Sauro Tomà, questo è il 4 maggio da cui partire per andare oltre, seguendo l'insegnamento degli Invincibili (perfetta, in questo senso, la similitudine di "stelle per i navigatori") ma cercando di diventare "genitori" dopo essere stati "figli", costruendo dai bambini e dalla squadra attuale il Toro che verrà.

"Un pensiero profondo e condiviso, che ha strappato la commozione dei tifosi arrivati a Superga sin dal primo pomeriggio. Per dovere di cronaca, è giusto segnalare come - complici anche lo scarso entusiasmo suscitato dalla squadra e il giorno feriale - l'affluenza al colle sia stata tra le più basse degli ultimi anni, con un migliaio di persone presenti. Tuttavia, la partecipazione alla commemorazione è stata come sempre molto viva e vivace, e soprattutto senzacontestazioni ma con tanti applausi per i giocatori. E con tantigiovani presenti. Giovani che hanno potuto ammirare da vicino i propri idoli in una veste particolare, e soprattutto in uno stato emotivo particolare: ben visibile è stata l'emozione sui volti dei giocatori per la prima volta al Colle, come Burdisso, Ansaldi, N'Koulou, ma anche di chi ormai è un habitué, come Moretti e Belotti.

"Un 4 maggio, dunque, senza la marea granata ma caratterizzato dalla solita carica emotiva, e con qualcosa in più in dote: quella volontà di rinascita, in questo momento sportivo non felicissimo per quanto riguarda i risultati, partendo dai valori del Toro. Perché, come ricordato da Don Robella ai giocatori, "potrete vincere 30 scudetti e 7 Champions League, ma qui si viene misurati solamente secondo l’amore". Un amore che il tempo non ammazza ma potenzia, un amore che non muore mai.