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Il borsino granata

Mentre il pianeta è tragicamente sconvolto da dissesti di ogni natura, nel piccolo mondo Toro tutto procede uguale, inesorabilmente verso il nulla. Non che ci si aspettasse che il cambio di panchina potesse...

Redazione Toro News

"Mentre il pianeta è tragicamente sconvolto da dissesti di ogni natura, nel piccolo mondo Toro tutto procede uguale, inesorabilmente verso il nulla. Non che ci si aspettasse che il cambio di panchina potesse produrre chissà quali benefici in meno di una settimana ma il fatto che non si sia visto proprio nulla di nuovo, nemmeno una piccola luce, fa precipitare nello scoramento e nella rassegnazione quel milione o poco più di innamorati traditi dall’ennesima chance offerta e subito sciupata dall’oggetto del proprio nobile sentimento. In realtà, come al solito, sono stati gli episodi a fare la differenza (basti pensare all’occasione sciupata da Antenucci simile al primo gol di Tavano) ed anche delle decisioni arbitrali discutibili hanno avuto la loro influenza. Ma ciò che ha colpito ancora una volta è l’estrema fragilità difensiva simile a quel famoso tonno che si taglia con un grissino. Ad ogni minima occasione, infatti, gli avversari fanno venire paura e riescono capitalizzare al massimo la più piccola insidia tanto che l’altro giorno all’Olimpico persino una squadra guidata dal prudente Novellino ha saputo capire le difficoltà dei granata andando a pressare alta fin nella zona difensiva del Torino (dove il pallone sostava troppo e pericolosamente) e riuscendo in questo modo a trovare il raddoppio dal nulla. E poi quella mancanza di lucidità, di reazione, di convinzione nei propri mezzi che il nuovo Papa deve assolutamente risolvere se si vuol dare ancora un senso ad una stagione, anzi ad un periodo tremendamente lungo. Ed a una maglia.

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"(Foto M. Dreosti)