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Il borsino granata

Contro il Cesena di Bisoli in serie positiva da ben quattordici giornate e con la difesa meno battuta del campionato, Colantuono ha fatto di necessità virtù e si è concesso qualche esperimento nella...

Redazione Toro News

"Contro il Cesena di Bisoli in serie positiva da ben quattordici giornate e con la difesa meno battuta del campionato, Colantuono ha fatto di necessità virtù e si è concesso qualche esperimento nella speranza, forse, di trovare la scossa giusta per ridestare il Torello sopito degli ultimi tempi. Così, ha mandato in campo sin dall’inizio il giovane Gorobsov in luogo di Loviso e gettato subito nella mischia anche Vantaggiato ed il reduce Zanetti per puntellare un centrocampo inedito formato dall’ex ascolano (capitano di giornata), il giovane argentino e l’altalenante Belingheri. A conti fatti, però, non è cambiato granché nel risultato e neanche nel gioco: il pareggio del “Manuzzi” se da un lato non ha regalato la svolta tanto attesa ed ancora rimandata ed ha lasciato i granata nelle secche di una classifica opaca, dall’altro è senz’altro più accettabile rispetto ai precedenti due (in casa col Lecce ed a Piacenza) ed ha anche l’effetto di rompere l’incantesimo della sconfitta ogni tre partite. Anche per quanto riguarda il gioco si può considerare una duplice lettura dal momento che se è vero che cambiando l’ordine dei fattori (giocatori) il prodotto (gioco) non cambia, è altrettanto vero che si è vista quantomeno maggiore umiltà, capacità di aspettare l’avversario e soffrire. E ciò è un aspetto positivo in attesa che si riesca a produrre di più e meglio nelle ripartenze ed a sfruttare con un gioco più appropriato, magari sulle fasce, l’enorme potenziale del più forte attaccante della categoria, quel Rolando Bianchi anche ieri, nonostante Vantaggiato, tristemente abbandonato al suo destino senza nemmeno un cerino per accendere la miccia.

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