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Il borsino granata

di Carlo Quaranta

 

Fine dell’agonia: anziché una morte lenta, quest’anno i granata hanno preferito...

Redazione Toro News

"di Carlo Quaranta

"Fine dell’agonia: anziché una morte lenta, quest’anno i granata hanno preferito porre fine ad un’altra travagliatissima stagione in modo secco lasciandosi assassinare negli ultimi 90’ del campionato da un Padova che nemmeno tre mesi fa si trovava sull’orlo del baratro della Lega Pro. E ciò è accaduto davanti ai tifosi, proprio nell’Olimpico torinese laddove 35 anni fa Pulici e compagni conquistarono l’ultimo scudetto mentre oggi vengono ad imporsi quasi con irridente naturalezza Varese, Frosinone, Sassuolo, Padova…

"Una partita, si è detto, specchio fedele di tutta una stagione con un Torino piccolissimo ed impotente, incapace non solo di caricare a testa bassa con determinazione, ritmo e furore agonistico come si addice ad un toro ma finanche di graffiare come un innocuo micino un avversario appena organizzato ma certamente non irresistibile.

"E’ giunto così un epilogo scontato e segnato da un calvario lungo una stagione durante la quale non si è intravisto un barlume di gioco, di idea offensiva, di quella freschezza che un allenatore giovane ed in ascesa professionale avrebbe potuto e dovuto apportare.

"Invece ad una difesa che ha preso troppi gol ingenuamente o da palla inattiva è corrisposto un centrocampo votato quasi esclusivamente alla copertura per far fronte allo sbilanciamento di esterni tanto offensivi sulla carta quanto inutili e controproducenti sul campo ed alla mancanza di un trequartista in grado di assicurare fantasia e continuità.

"STABILI:

"DE FEUDIS - ha corso quasi sempre per due, a volte persino per tre. Soprattutto quando il suo partner è stato, come ieri, Budel. Ha macinato km portando la croce in un centrocampo troppo spesso in inferiorità numerica e si è dimostrato giocatore utile e dalle giocate semplici ma efficaci. E domenica è stato il solo a sfiorare il gol con l’unico tiro decente.

"CHI SCENDE:

"PAGANO - di solito si dice che chi ben inizia è a metà dell’opera. Non è questo, evidentemente, il suo caso poiché dopo aver fatto vedere delle buone cose nelle prime uscite non ha dato seguito poi successivamente. Stesso discorso per lo spareggio contro il Padova: ad un buon avvio con qualche iniziativa interessante è seguito poi il nulla o il passaggio all’avversario…

"(foto: M.Dreosti)