gazzanet

Il centrocampo della Lazio: qualità e quantità. Che furia Milinkovic-Savic

L'avversario / Il reparto mediano crea gioco, segna e attacca: e il serbo sembra inarrestabile

Gualtiero Lasala

"Il Torino si sta preparando ad affrontare la Lazio in campionato, dopo aver subito una sconfitta in quel di Bergamo contro l'Atalanta che spento il desiderio granata di rincorrere l'Europa. La squadra biancoceleste sarà un reale osso duro da affrontare, perché occupa la terza posizione in campionato e dispone di grande qualità in campo. Andando ad analizzare ogni reparto della squadra di Simone Inzaghi, si possono notare punti di forza e debolezze di un complesso molto omogeneo e compatto.

"RETI - Il centrocampo della Lazio è molto prolifico: solo in Serie i centrocampisti biancocelesti hanno segnato ben 21 reti, ma nel complesso, in tutte le competizioni (campionato, Coppa Italia ed Europa League) i mediani hanno realizzato addirittura 35 reti. Grazie al modulo varato da Inzaghi - il 3-5-2 - il centrocampo ha potuto esprimersi al meglio, lanciandosi sulle fasce con Lulic, Marusic e Lukaku, che sono stati molto affidabili nel corso di questa stagione per il mister biancoceleste.

"LUCAS - La squadra di Roma ha inoltre dato una sorta di continuità a centrocampo. Dopo aver perso Lucas Biglia, che in estate si è trasferito al Milan, la Lazio ha perso un punto nevralgico dell'impostazione di gioco. Ma, sempre nel corso del calciomercato estivo, è approdato nella squadra laziale Lucas Leiva che, nel complesso, non ha fatto rimpiangere il suo predecessore, forte della sua esperienza maturata al Liverpool. Il ragazzo ex Reds sarà da tenere sotto controllo, perché dai suoi piedi passano diversi palloni.

"MILINKOVIC - Ma il vero uomo in più, la mina vagante del centrocampo laziale è proprio Sergej Milinkovic-Savic, fratello di Vanja, che domina nel reparto mediano della sua squadra. Il ragazzo è un centrocampista totale: vede il gioco, lo costruisce bene ma non solo; si propone molto spesso in attacco (tanto da aver segnato 12 gol in stagione, di cui 10 in campionato) ed ha una grande dote naturale - l'altezza - che sfrutta nel migliore dei modi. In particolare sui calci piazzati, il serbo riesce in qualche modo a far valere i suoi centimetri d'altezza, giocando di sponda o provando la conclusione.