toro

Il doppio infortunio, la visita in Olanda e il ritorno in Brasile: ecco il calvario di Lyanco

Focus On / Il difensore brasiliano effettuerà in patria una fase di lavoro in palestra e piscina

Gianluca Sartori

"Il calvario di Lyanco non è ancora finito, ma ora una piccola luce in fondo al tunnel si vede. La storia di questa stagione del difensore brasiliano è nota: il ritiro estivo ostacolato da una tonsillite, poi il lancio da titolare nel derby contro la Juventus nel girone di andata. Una sconfitta per 4-0 in cui il giovane brasiliano, all'esordio assoluto, era stato l'unico granata a salvarsi, mettendo in mostra personalità e stoffa da vendere. Dopo tre partite da titolare, una distorsione alla caviglia in allenamento lo frena. Torna in campo contro la Spal, il 23 dicembre, ma è colpito ancora dalla sfortuna: toccato duro, è costretto a chiedere il cambio all'intervallo. Si trattava di un trauma contusivo/distorsivo con un'infrazione ossea sul collo del piede sinistro: non un problema banale, ma un infortunio da trattare con cura ed attenzione.

"IL CONSIGLIO DEI LUMINARI - Lyanco lo supera e, dopo due mesi, torna ad allenarsi in gruppo, ma il 28 febbraio al Filadelfia durante una seduta di lavoro subisce un nuovo duro colpo, allo stesso piede, andando vicino ad una nuova frattura. Più sfortunato di così non si può. Il Torino decide di andare a fondo e di affidarsi ai migliori specialisti. Prima il dott. Luigi Milano ad Alba, specialista degli infortuni al piede ed alla caviglia. Il quale suggerisce una terapia conservativa. Poi un consulto con il dott. Niek Van Dijk, luminare olandese, specialista in ambito di traumatologia ortopedica e già noto per aver operato calciatori del calibro di Cristiano Ronaldo, Ruud Van Nistelrooy, Robin Van Persie. La scelta è quella di evitare l'operazione ma di applicare un tutore ortopedico, evitando però qualsiasi attività fisica sul piede.

"VERSO IL RITORNO - Lyanco è dunque rimasto fermo, dal 28 febbraio sino ad oggi, e al Filadelfia non si è mai nemmeno visto in campo. Ieri, accompagnato dal dott. Tavana, che non ha seguito la squadra a Verona, il difensore brasiliano è nuovamente volato dal dott. Van Dijk e l'esito del consulto è stato incoraggiante. L'esito della terapia conservativa è incoraggiante e ora si può partire con la fase di ri-atletizzazione. Fase non banale, vista la grande struttura fisica del giocatore (di qui la frase di Mazzarri di venerdì, "credo che la sua stagione sia già finita"), e che dovrà partire con un periodo di lavoro in palestra e in piscina. Lyanco ha chiesto ed ottenuto di poter lavorare in Brasile al fianco dei suoi cari. Il club granata non ha avuto difficoltà a concederglielo, per agevolarlo psicologicamente, con l'auspicio che questo aiuti ad accelerare i tempi. Dopodichè, Lyanco potrà tornare a Torino, per iniziare il lavoro sul campo. Quali i tempi? Difficile esprimersi con precisione oggi, ma mancando solo sei partite alla conclusione del campionato, è praticamente certo che il giocatore si rivedrà a partire dal ritiro estivo. Quel che conta, oggi, è uscire definitivamente dal tunnel.