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”Il mio cuore è a Torino”

di Roberto Maccario - Cresciuto nel vivaio granata, capitano di mille battaglie con la maglia del Toro e protagonista di un ottimo campionato ad Ascoli nel 2005/2006, per Gianluca Comotto quella di sabato sera non sarà...

Roberto Maccario

di Roberto Maccario - Cresciuto nel vivaio granata, capitano di mille battaglie con la maglia del Toro e protagonista di un ottimo campionato ad Ascoli nel 2005/2006, per Gianluca Comotto quella di sabato sera non sarà una partita come tutte le altre.

Ciao Gianluca, cominciamo dalla tua esperienza ad Ascoli: come la giudichi? Che ricordi ti porti dietro?Fu un’esperienza molto emozionante, disputammo una stagione straordinaria conquistando una salvezza miracolosa che sembrava impensabile all’inizio. La situazione non era facile: venimmo ripescati in A dopo il fallimento del Toro cimminelliano( nel quale giocavo anch’io) e la società dovette allestire una squadra in pochi giorni. Si era creato il giusto mix tra giovani ed esperti e poi il resto lo fece Marco Giampaolo: un grande allenatore allora poco conosciuto.

Giampaolo che tra l’altro ritrovi quest’anno a Cesena.Si, infatti la sua presenza è stata uno dei motivi per cui ho deciso di trasferirmi qui.

Con il Toro invece la tua storia d’amore è stata molto più lunga, in quanto hai giocato con i granata fin da ragazzo…Esattamente, ci sarebbe da parlare per ore del Toro: sintetizzando dico che quella in granata è stata per me un’esperienza eccezionale, forse la più importante della mia carriera,che il mio cuore è a Torino e che spero, quando smetterò di giocare, di essere ricordato come un giocatore del Toro. I momenti più belli vissuti sotto la Mole sono stati sicuramente il derby giocato con la fascia di capitano ed il goal segnato nel giorno del centenario, il top per me insieme all’esordio in Champions League con la Fiorentina.

Sei rimasto a Torino fino all’estate del 2008, poi l’addio. Come mai? Qualche incomprensione?Assolutamente no: ricordo di non aver potuto giocare le ultime partite di quella stagione a causa di un infortunio, poi ho deciso di lasciare la piazza un po’ per diversità di vedute con la società e un po’ perché la Fiorentina mi diede l’opportunità di calcare palcoscenici più importanti.

In estate si è parlato di un tuo possibile ritorno a Torino: deluso che la trattativa non si sia concretizzata?Effettivamente, essendo in scadenza di contratto, ho avuto diversi contatti con alcune società, tra cui anche il Toro. Il Cesena però è stata la squadra che mi ha voluto più fortemente e io ho deciso di accettare la proposta perchè ritengo di poter ancora dire la mia in A. La massima serie è il sogno di ogni bambino che inizia a fare il calciatore e finchè si può non la si molla…

A proposito del Cesena: la società romagnola è stata protagonista di un buon mercato. Nonostante la partenza di Giaccherini sono arrivati alcuni ottimi elementi come Eder e Mutu ed è stato riconfermato Parolo. Quali sono gli obiettivi stagionali?Sicuramente c’è tanto entusiasmo intorno alla squadra come è giusto che sia visto anche il buon mercato. L’obiettivo è quello di riconfermarsi nel massimo campionato, cosa mai facile il secondo anno. In ogni caso abbiamo una dirigenza giovane e piena di idee che ha allestito una rosa competitiva ai massimi livelli.

Infine in qualità di terzino destro un commento sui due giocatori che ricoprono quel ruolo nel Toro: D’Ambrosio e Darmian.Li ho visti giocare entrambi e mi sembrano molto validi: D’Ambrosio ha fatto bene alla sua prima stagione in granata mentre l’anno scorso un po’ meno e adesso deve riscattarsi; Darmian era invece considerato una grande promessa quando militava nelle giovanili del Milan e ora è in cerca di conferme.

Grazie Gianluca e buon campionato.Grazie a voi, ciao.

(foto M.Dreosti)