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Il punto sull’arbitro

Per la prima volta in questa stagione Matteo Trefoloni ha diretto il Torino che non incontrava dal 23 dicembre 2007 in occasione della gara del San Paolo di Napoli costellata da numerosi e grossolani errori. E’ andata...

Redazione Toro News

"Per la prima volta in questa stagione Matteo Trefoloni ha diretto il Torino che non incontrava dal 23 dicembre 2007 in occasione della gara del San Paolo di Napoli costellata da numerosi e grossolani errori. E’ andata decisamente meglio al Via del Mare per l’internazionale della sezione AIA di Siena giacché l’unico caso dubbio abbastanza eclatante è stato sul terzo gol del Lecce mentre nel complesso ha sbagliato qua e là qualcosa senza tuttavia avvantaggiare una squadra in particolare. All’alba del match protagonisti i due assistenti che sbandierano due fuorigioco a Tiribocchi (uno abbastanza dubbio) ed uno a Bianchi. La prima ammonizione giunge, invece, al 20’ ai danni del diffidato Natali che atterra Giacomazzi al limite dell’area (il giallo può starci). In precedenza però era stato graziato Tiribocchi reo di un brutto fallo su Rosina. Poi, complice forse il terreno reso viscido dalla pioggia caduta nel salento durante la settimana, Trefoloni appare disorientato ogniqualvolta un giocatore finisce per terra e dispensa punizioni inesistenti sorvolando invece su falli netti: in particolare al 35’ Rosina viene messo giù nei pressi dell’area giallorossa ma l’arbitro fa segno di continuare nonostante la disperazione del capitano granata. Al 54’ viene ammonito Castillo per un’entrataccia su Saumel (giallo sacrosanto), al 58’ è la volta di Fabiano (anche qui giustamente) mentre al 66’ l’austriaco Saumel su Schiavi non commette un fallo tale da giustificare il giallo che però arriva con eccessiva severità. Al 73’ l’episodio incriminato: su un retropassaggio di Corini, Dellafiore rinvia malamente su Tiribocchi il quale saltando si gira di spalle ed il pallone incoccia sul suo gomito. Restano dei dubbi sulla volontarietà o meno del tocco ma sta di fatto che il movimento del braccio ancorché naturale per proteggere il volto occupa uno spazio “improprio” e la distanza è sufficiente per poter sanzionare con un calcio di punizione l’intervento scorretto dell’attaccante. Sul prosieguo dell’azione non vi è invece fuorigioco da parte di Castillo che è tenuto in gioco dallo stesso Dellafiore. Per le successive proteste viene punito col cartellino giallo Ogbonna. In conclusione, per il fischietto toscano un arbitraggio non disastroso ma nemmeno sufficiente.