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Il senso dei fischi quando si vince

Editoriale / Il comportamento di una parte dello stadio è stato a nostro avviso ancor più controproducente che inutile

Gianluca Sartori

"La reazione del Torino dopo gol del 2-2. Per commentare Torino-Frosinone, partiamo da qui. Non è una novità che il Torino faccia fatica contro le cosiddette piccole. Nel 2015-16, per dire, i granata contro il Carpi poi retrocesso raccolsero un punto. Nel 2016-17, contro l'Empoli poi retrocesso, solo due punti. Nella scorsa stagione, 2017-18, passati a condurre sul 2-0 contro Spal e Verona (una squadra salva all'ultima giornata, l'altra poi retrocessa), i granata si fecero acchiappare sul 2-2. Come stava per succedere anche ieri contro i ciociari di mister Longo (che non merita l'esonero e lo ha dimostrato). Ma nel momento più difficile, stavolta il Toro ha trovato il modo di vincerla. Significa che la squadra è unita nel volere i risultati e che è confidente nelle sue possibilità di trovarli. Un dato importante che può rendere Mazzarri ottimista.

"Ma il tecnico granata deve anche preoccuparsi. Il fatto di aver trovato i tre punti  non deve nascondere i difetti di questo Torino sul piano dell'emotività e dell'agonismo. E così, una volta che viene superato il persistente problema dell'approccio iniziale, subentra uno stato di tranquillità collettiva sulla situazione di vantaggio (sia sull'1-0 che sul 2-0) che puntualmente è punito. Si può parlare di inesperienza nella gestione dei momenti delle partite, visto che in campo c'erano giovani come Berenguer, Aina e Meitè, ma al loro fianco ci sono anche pedine di esperienza come Moretti, Nkoulou e Moretti. Dopo otto partite, il Torino ha dodici punti e non è ancora riuscito a giocare novanta minuti senza alti e bassi. Serve, poi, ritrovare i gol di Belotti: ieri ci è andato vicino, ma la squadra deve metterlo nelle condizioni di battere a rete più frequentemente di quanto fa oggi.

"E dopo i temi del campo, in chiusura, quel che ci sta più a cuore. Ieri sera il Torino è stato fischiato: all'intervallo, a fine partita ma a tratti anche durante il match, con il risultato a proprio favore. E' stata una frangia di tifosi minoritaria quanto si vuole, ma i fischi erano chiaramente udibili e arrivavano non dalla curva Maratona, che con grande maturità ha sostenuto la squadra per 90', ma dalla curva Primavera e dalla tribuna. Ci spieghino, i tifosi che hanno fischiato mentre i granata di Mazzarri vincevano 1-0 contro il Frosinone, se pensano che il Torino debba vincere le partite 4-0 dopo dieci minuti solo per il fatto di chiamarsi Torino. Rischiamo di essere impopolari, ma ricordiamo che negli ultimi 24 anni il miglior risultato è stato un settimo posto; che questo Toro non avrà una grande classifica, ma che mancano almeno un paio di punti per decisioni arbitrali ingiustificate; che i fischi durante la partita finiscono per essere controproducenti, con i giocatori che si irrigidiscono. Ci venga spiegato, insomma che senso hanno i fischi alla propria squadra del cuore quando sta vincendo. Più che mai siamo aperti al confronto.