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Il Torino, Joe Hart e gli ultimi due mesi che macchiano una bella esperienza

TURIN, ITALY - MAY 14:  Joe Hart of FC Torino shows his dejection during the Serie A match between FC Torino and SSC Napoli at Stadio Olimpico di Torino on May 14, 2017 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Focus on / Contro il Napoli si è fatto beffare sul suo palo da Mertens: l'ultimo errore di un periodo storto che rischia di lasciare un ricordo amaro della sua esperienza in granata

Redazione Toro News

"D'un tratto Joe Hart sembra aver perso buona parte del credito maturato nei primi, positivi mesi della sua avventura italiana, al Torino. Arrivato lo scorso agosto, società e tifosi lo hanno da subito idolatrato e incoraggiato, e Hart ha ripagato l’affetto ricevuto sul campo, con le sue parate e i suoi riflessi felini, che in più di un’occasione hanno salvato il risultato della partita. Questo fino a marzo: precisamente alla partita contro l’Inter. Da quel momento in poi, Hart è stato sempre inconstante, passando da veri e propri miracoli a beffe clamorose che hanno penalizzato l’intera squadra, influendo di fatto su alcuni risultati.

ERRORI E RECORD NEGATIVO -  In 34 partite a Torino, Hart ha subito ben 57 reti, le ultime cinque arrivate domenica nella sconfitta clamorosa contro il Napoli. Complice anche una difesa non proprio eccelsa, per Hart questa è la prima volta nella sua carriera che subisce così tanti gol. Qualcosa di prevedibile, se si considera che nei precedenti anni di carriera, il buon Joe era stato portiere del Manchester City, non esattamente gli ultimi arrivati. Ma se fino a marzo, Hart era considerato il portiere più forte e rappresentativo del Torino di quest'anno insieme a Belotti, poi le cose non sono andate come previsto. A partire da quel match contro l'Inter, terminato 2-2, dove di fatto i gol dell'Inter sono arrivati su suoi errori che hanno impedito alla squadra di portare a casa tre punti dopo un'ottima prestazione. La storia si è poi ripetuta contro il Crotone il sabato di Pasqua, quando Hart ha sbagliato il tempo dell’uscita e ha permesso ai calabresi di segnare il gol del pareggio in zona Cesarini: altri due punti pesanti, persi per un errore del portiere della Nazionale inglese. Sviste che hanno fatto storcere il naso anche al presidente Cairo, che però in quell'occasione li attribuì alla poca concentrazione del portiere dovuta all'essere epicentro di continue voci di mercato.

 TURIN, ITALY - MAY 14: Joe Hart of FC Torino looks dejected during the Serie A match between FC Torino and SSC Napoli at Stadio Olimpico di Torino on May 14, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

IMPRESSIONE NEGATIVA - C’è da sottolineare che l’inglese non si è fatto scoraggiare ed è poi tornato a difendere la sua porta con grinta e carattere: prima nella partita contro la Sampdoria, dove ha respinto un gol praticamente già fatto di Bruno Fernandes, poi nel derby di due settimane fa, dove nel primo tempo ha salvato la squadra da due tiri insidiosi di Lichsteiner e Dybala. Sembrava che il periodo “buio” fosse passato, e invece Hart ci è ricaduto. Domenica pomeriggio, contro il Napoli, si è fatto sorprendere sul suo palo da un tiro di Mertens. Un errore decisamente non da portiere della sua qualità ed esperienza: non che la sconfitta sia arrivata esclusivamente per colpa sua, sia chiaro, ma nell'occasione anche Hart ha contribuito in negativo alla disfatta granata.

Se sembra probabile che l'annata italiana di Hart resti un'avventura di una stagione - Mihajlovic e Cairo in persona hanno già fatto capire che sarà molto difficile rivedere l'inglese a difendere la porta granata - a questo punto è importante, per il portiere ma anche per il Toro, che la stagione termini nel migliore dei modi, per lasciare un ricordo compiutamente positivo dell'esperienza. I recenti errori hanno fatto mugugnare i tifosi, che non si aspettavano un periodo così storto da parte sua: ora deve essere Joe Hart a raddrizzare il bilancio della sua esperienza granata, aiutando la squadra a vincere con Genoa e Sassuolo con le parate determinanti che spesso si sono viste in stagione.

Barbara Graneris