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Il Torino vince e dà segnali positivi, e può crescere ancora…

Frosinone – Torino 1-2 / Il Torino non perde la testa ed è consapevole dei propri mezzi

Gianluca Sartori

"Il Torino parte con tre punti ed è questo quello che conta davvero. E lo fa con una prestazione che è un po’ la fotocopia di quella messa in campo contro il Pescara in Coppa Italia: partenza dai blocchi lenta e riscossa irrefrenabile dopo lo svantaggio. Certo, non era per nulla facile la partita di ieri, in un contesto bollente come quello del Matusa e contro un collettivo altrettanto collaudato, autore di un doppio salto dalla Lega Pro alle Serie A in due anni. Il Torino lo ha capito sulla propria pelle, vivendo un primo quarto d’ora parecchio difficile con gli avversari entrati meglio in partita nei primi minuti. Sicuramente due partenze lente nelle prime due gare ufficiali possono far pensare a un piccolo problema da questo punto di vista: con altri avversari, si rischia di pagare a caro prezzo un approccio sbagliato.

"Ma il segnale importante dato da questa squadra, anzi confermato, è la consapevolezza nei propri mezzi che ha permesso di non perdere la bussola in quel clima difficile. Il Torino ha iniziato a macinare calcio e ha conquistato inesorabilmente metri di campo già nel primo tempo, trovando nel secondo tempo le reti che hanno permesso di portare a casa i tre punti per la gioia dei tantissimi supporter granata presenti a Frosinone.

"E il bello è che questa squadra ha ulteriori, evidenti margini di miglioramento. Se Glik e Quagliarella sono sempre delle certezze, Avelar ha già fatto capire di essere un rinforzo di qualità e Baselli impressiona per la capacità di essere subito decisivo, altri interpreti del coro granata devono ancora crescere: in primis Benassi e Maxi Lopez, parsi ancora indietro dal punto di fisico. Senza dimenticare che la panchina è di quelle importanti: poche società di questa Serie A si possono permettere di tenere in panchina elementi come Zappacosta e Belotti.

"Per questo è lecito aspettarsi presto un Torino in grado di far la partita fin da subito, senza ridursi a rincorrere uno svantaggio iniziale. Ma è logico avere fiducia in questo gruppo dall’età mediamente giovane e nella sua guida, quel Giampiero Ventura che resta una garanzia di un certo livello. Che lo spettacolo sia appena iniziato?

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