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Il Toro cade, Belotti lo rialza

Il giorno dopo / Il Gallo è in forma smagliante, sta diventando un vero attaccante d'area

Nikhil Jha

"La partita di ieri l'ha spiegato al mondo: Andrea Belotti è uno splendido attaccante d'area. Uno di quelli bravi lì in mezzo, a fare a sportellate, a strattonare il giusto, a prendersi gli spazi necessari per vedere la porta. L'ha fatto due volte ieri, di sinistro e di tacco, sfruttando due belle imbeccate di Immobile dalla linea di fondo: soprattutto la prima denota grande qualità, visto che il Gallo ha visto sbucare quel pallone all'ultimo, ma è riuscito comunque a coordinarsi per spingere quel pallone in porta. Sul secondo, invece, è uscita la grande personalità di chi non si è mai arreso, puntando l'area di rigore come se fosse stato il primo minuto, senza nulla da risparmiare.

"Belotti, ormai, si è magicamente preso il Toro - sono sue 5 delle ultime 6 reti granata, solo Benassi al Frosinone in mezzo. L'arrivo di Immobile è stata la chiave di volta della sua stagione (lo ha ammesso anche lui, qui): i movimenti della punta di Torre Annunziata gli permettono di avvicinarsi alla pota quei 10 metri che risultano letali, e che hanno permesso di rivedere quel goleador che a Palermo, nei pochi minuti concessi, si era fatto conoscere. Ora, il peso dell'acquisto-più-costoso-dell'era-Cairo sta finalmente scivolando via, lasciando spazio a un attaccante vero, già maturo, anche se con ancora enormi margini di crescita. I famosi 8 milioni adesso non sembrano più uno spreco, visto che la sua stagione racconta 6 gol (ma tenendo con la media del girone di ritorno si potrà fare ancora molto meglio).

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"Ora, c'è soltanto da sfruttare l'onda lunga, a partire già dal match di domenica contro il Chievo. Sono lontani i tempi dell'astinenza: la punta di Calcinate ormai fa paura a tutte le difese, e ogni partita diventa l'occasione per aggiornare statistiche e tentare di riportare su questo Torino che ieri, come si è visto, ha bisogno del suo Gallo.