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Il Toro, il Cagliari e Barreca: dal controriscatto in extremis, alla titolarità granata

Il classe '95 fu controriscattato dai sardi alle 23.50 del 31 agosto, e adesso è - per rendimento - uno dei migliori giocatori granata a disposizione di Mihajlovic

Lorenzo Bonansea

"Partita speciale, Torino-Cagliari. Per tutti, ma per qualcuno un po' di più: stiamo parlando di Antonio Barreca, ragazzo col granata nel sangue, ma che deve molto alla piazza rossoblù, una piazza che lo scorso anno gli ha dato l'opportunità di crescere e mettersi in mostra in un contesto importante, facendolo maturare a tutto tondo, e rendendolo "pronto" al più classico dei "back home", a casa sua, al Toro. Un ritorno, per altro, con una puntina di giallo: solo alle 23.50 dell'ultimo giorno di mercato, infatti, il Toro ha esercitato il tanto sospirato controriscatto nei confronti del Cagliari, che dalla sua avrebbe voluto tenersi il giocatore. Un ritorno, dunque, al cardiopalma, per il "canterano dei canterani", dalla Scuola Calcio granata alla titolarità in prima squadra

"Barreca, con il Cagliari, ha messo in fila 15 presenze la scorsa stagione, e non sono affatto poche, vista e considerata la concorrenza che ha dovuto affrontare il classe '95 in Sardegna: tra le fila rossoblù, infatti, nel suo stesso ruolo, figurava (e figura tutt'ora!) Nicola Murru, compagno di Nazionale Under 21 di Antonio, e prodotto della cantera sarda. Ovvio, dunque, che lo staff cagliaritano abbia posto maggiore attenzione al proprio "canterano", ma Barreca è riuscito comunque a giocarsi le sue chance, conquistandosi la chiamata fissa negli azzurrini di Di Biagio. Sarà dunque una partita speciale per lui, granata doc, ma con un trascorso recente al Cagliari che non si può scordare così in fretta.

"Sliding doors vicine per il talento classe '95. Il suo rendimento è tra i più continui dell'intero roster granata, Miha lo sa e lo ha lodato pubblicamente, Ventura gli strizza l'occhio, ma Antonio sa che deve lavorare a testa bassa per migliorare e diventare quello che tutti si aspettano da lui: uno dei talenti più fulgidi del panorama italiano, col Toro nel sangue, e con la testa rigorosamente sulle spalle.