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Il Toro scopre Meité: è la speranza per un centrocampo migliore

Sport Calcio Amichevole Torino-Chapecoense
Nella foto: Meitè in percussione

Focus On / il centrocampista francese, con un bel gol, si è messo in evidenza contro la Chapecoense

Gianluca Sartori

"Da tempo una parte della critica sostiene che al Torino sia mancato, negli ultimi anni, un elemento in grado di fare davvero la differenza nella parte centrale del campo. Un elemento che per completezza delle caratteristiche e per continuità fosse davvero in grado di cambiare il volto della mediana granata. Una linea di pensiero che probabilmente si avvicina alla verità: negli ultimi anni, al Torino si sono visti spesso centrocampisti con grandi qualità fisiche ma con carenze tecniche, oppure con qualità tecniche ma con poco dinamismo, oppure ancora con gamba e tecnica ma mentalmente propensi a prendersi delle pause di troppo. Ebbene, il Torino in questa campagna acquisti ha preso un giocatore con il preciso scopo di alzare il livello del centrocampo da tutti i punti di vista: si chiama Soualiho Meité.

"Un elemento che il Torino seguiva da parecchio tempo e che nel mese di luglio è riuscito a portare definitivamente a casa, cogliendo l'occasione dello scambio alla pari con il Monaco che ha visto protagonista anche Antonio Barreca. Meité sta crescendo, è innegabile. Colpisce per stazza fisica, questo francese di 23 anni. E se nelle primissime uscite stagioni è sembrato faticare più del dovuto, contro la Chapecoense è arrivato alla prima vera svolta. Il bel gol che ha sbloccato la partita è una dimostrazione di una buona qualità di base per l'utilizzo coordinato di destro e sinistro. Alcuni recuperi hanno fatto capire che gamba e potenza non mancano. Buoni segnali, dunque, anche se è presto per dire che Meité possa diventare un nuovo leader tecnico del Torino. Intanto, alle porte c'è una buona occasione per dimostrare di poter prendersi il Torino: la sfida ad Anfield con il Liverpool.