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Il Toro va senza Ljajic e Niang: e se fosse questa la chiave?

Editoriale / Con la Lazio la miglior vittoria della stagione senza i due giocatori più pagati e quotati

Gianluca Sartori

"Piccola provocazione, preceduta da una premessa: Adem Ljajic e M'Baye Niang sono due tra i giocatori più importanti del Torino, dal punto di vista tecnico e anche da quello economico, e va fatto di tutto per portarli al meglio della condizione. Devono essere una risorsa e non possono essere un problema. Detto questo, balza agli occhi il fatto che in casa della Lazio, Sinisa Mihajlovic abbia ottenuto la vittoria più bella e significativa della stagione, per la qualità dell'avversario sconfitto, per il prestigio del palcoscenico, storicamente avverso ai colori granata. E lo abbia fatto proprio senza Adem Ljajic e M'Baye Niang, che per motivi diversi non erano a disposizione.

"Al di là del fatto che il franco-senegalese sia attualmente infortunato, sia Niang che Ljajic non hanno certo brillato, in questa stagione, per continuità di rendimento e per spirito di sacrificio. L'ex Milan non ha sin qui davvero convinto, e il pubblico del Grande Torino (a volte anche troppo severamente) lo ha fischiato. Proprio quando stava per vedersi qualche timido segnale di miglioramento (contro Milan e Carpi) è arrivato un infortunio a spezzargli il ritmo dal punto di vista fisico. Il serbo invece sta bene, ma all'Olimpico è finito in tribuna per motivi comportamentali. Un problema, se si pensa che si tratta di un giocatore di 26 anni che dovrebbe essere elemento trainante della squadra. L'inizio stagione era stato ottimo, poi un declino evidente nelle prestazioni e nell'atteggiamento.

"Ecco allora che non sarebbe un'eresia se Mihajlovic continuasse con un Torino senza Niang e Ljajic, con al centro dell'attenzione giovani che hanno dimostrato voglia di mangiarsi erba e avversari come Edera e Berenguer. Alle porte c'è il Napoli e non sarà facile per il tecnico fare scelte coraggiose come quelle di Roma, ma almeno per il momento, in una partita che vede i granata con poco da perdere e che sarà necessario affrontare con undici giocatori pronti alla battaglia, un Toro senza i due giocatori più pagati e quotati potrebbe essere la soluzione giusta, per dare un messaggio a tutta la squadra: gioca chi dimostra di meritarlo e chi dimostra di avere dentro il sacro fuoco delle motivazioni.