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Il Toro vola, ora è quarto Catania battuto 2 a 1

E sono tre. Il Toro centra la terza, meritata vittoria, e si proietta nel cuore dell’alta classifica matando un Catania bravo e ordinato, ma, nella ripresa mai pericoloso. Di fronte a uno stadio che ha fatto segnare il maggior afflusso...

Redazione Toro News

E sono tre. Il Toro centra la terza, meritata vittoria, e si proietta nel cuore dell’alta classifica matando un Catania bravo e ordinato, ma, nella ripresa mai pericoloso. Di fronte a uno stadio che ha fatto segnare il maggior afflusso stagionale di pubblico (oltre 31 mila paganti), gli 11 De Biasi acciuffano i tre punti al 90’ grazie a un rigore trasformato dal neo-entrato Rosina, al decimo centro stagionale. Una partita equilibrata in cui la differenza l’hanno fatta più gli episodi e la testa che il cuore e la voglia. In una partita ricca di incroci e significati (dai portieri contro come il palermitano-granata Taibi il torinese del Catania Pantanelli, al difensore Oscar Brevi opposto al fratello centrocampista Ezio, granata in estate per pochi giorni fino agli ex Sottil e Marchesi) è emersa la maggior determinazione e freschezza fisica dei ragazzi di De Biasi. “Squadra corta e pressing” predicava il mister nei giorni scorsi e così i suoi hanno fatto, disputando un primo tempo su buoni ritmi, attenti a non scoprirsi per poi colpire. Il Catania, dal canto suo, ha confermato la sua capacità realizzativa andando in vantaggio alla mezz’ora dopo una lunga fase di studio. Il Toro sembra esserci ma continua nella vecchia abitudine di non aggredire gli spazi quando è senza palla, creando problemi ai portatori di palla che restano privi di riferimenti precisi in attacco. Dopo il gol, si registra uno sbandamento della retroguardia granata ed al 30’ esce a vuoto Taibi con Balestri che anticipa Spinesi di un soffio. Il Toro soffre e subisce, poi al 34’ trova il pareggio con Abbruscato che raccoglie un affondo di Balestri in contropiede, si libera di forza di Sottil e fulmina Pantanelli dal limite con un potente sinistro che fa esplodere la Maratona. Il Catania non ci sta. Gioca a viso aperto e va vicino al raddoppio in due circostanze con Baiocco bravo a sfruttare il buco lasciato in mezzo da Melara, nel primo caso sbroglia Orfei, nel secondo il cross è fuori misura.

La ripresa si apre al piccolo trotto. Le due squadre hanno speso molto nel primo tempo e i 15’ iniziali vanno via fra qualche spunto isolato: un bel lancio dalle retrovie non viene raggiunto per un soffio dallo sgusciante Spinesi e una conclusione di Muzzi, in contropiede, finisce alta. Poi Abbruscato vede bene l’inserimento di Ferrarese da dietro, cross per il colpo di testa di Muzzi su cui Pantanelli si supera deviando in angolo. Sull’altro fronte lo sbadiglio è in agguato si segnala solo Mascara che mette in mezzo senza creare problemi a Taibi (18’). Si fa vivo il Toro con Ferrarese il cui cross invitante viene sventato in corner. Più ordinato e preciso il Catania in fase di impostazione, ostacolato da un Toro capace di rimanere a lungo corto e sempre combattivo. La curva invoca Rosina per cercare la vittoria, ma in campo De Biasi lo lascia ai margini con Ferrarese, ancora lui, a lanciare Balestri il cui cross per Abbruscato viene abbrancato facilmente in presa alta da Pantanelli. Poi è Fantini a spedire alto di testa su punizione di Gallo (35’). Dentro Rosina per Fantini, Brevi per Martinelli e Russo per De Zerbi nel Catania. Tutto sembra far pensare a un pareggio già scritto, quando Abbruscato, lanciato a rete, si vede deviato il pallone in angolo probabilmente da una mano di Sottil. Per Paparesta, tutt’altro che equo nell’arbitraggio, è tutto regolare. Fuori anche Muzzi per Stellone. Tutto finito ? No, perché al 90’ Sottil stende Abbruscato ed è finalmente rigore sacrosanto. Rosina, fra i cori della curva, trasforma di precisione. Per il Catania è il tracollo. Ora sperare è lecito.