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Inter-Torino, una buona difesa: ma quanti brividi nei momenti clou

L'analisi / Il reparto arretrato regge l'urto, ma stenta in apertura e soprattutto nel finale contro un avversario ridotto in nove

Gualtiero Lasala

"Se il Toro è riuscito a cogliere tre punti a San Siro contro l'Inter di Roberto Mancini è anche grazie alla buona prestazione sommaria del reparto arretrato, che gestisce bene nel primo tempo (eccetto quel colpo di mano involontario di Moretti, punito troppo gravemente) e nel secondo ha la vita semplificata dalle espulsioni nerazzurre che, di fatto, spengono in parte l'iniziativa dell'Inter: tuttavia, il reparto arretrato, nonostante l'uomo in più prima, e due in più dopo, rischia molto su alcune iniziative degli uomini di Mancini.

"SICUREZZA - La difesa del Torino, alla fine dei conti, ha dimostrato molta sicurezza, nonostante non ci fossero tutti i titolari ma, anzi, due terzi del settore difensivo era stato cambiato (Bovo al posto di Maksimovic, Jansson al posto di Glik). Ad inizio partita l'Inter ha cominciato forte, cercando di mettere subito in difficoltà il Torino: tuttavia, la difesa granata ha gestito le incursioni nerazzurre, fino al tiro di Brozovic che ha sbattuto sulla mano di Moretti e che ha procurato un rigore per i nerazzurri. Dopo il gol su penalty l'Inter ha rallentato molto la manovra, e pericoli sostanziali per il Toro non ce ne sono stati.

 Moretti e Jansson, insieme in campo a causa dell'assenza di Glik

"GESTIONE - Dopo la prima frazione di gioco c'è una protesta interista, a causa di una trattenuta su Icardi in area di rigore: non sussistono i presupposti per il penalty e la difesa se la cava. Poi comincia la reazione dei granata e c'è l'espulsione di Miranda: in 10 uomini l'Inter fatica, ma riesce a mettere paura al Toro, con un colpo di testa di Icardi che Padelli salva con la punta delle dita. In nove, per l'espulsione di Nagatomo, la squadra milanese dovrebbe essere meno pericolosa, ma allo scadere del match, su un calcio d'angolo, la difesa granata rischia grosso: la palla attraversa l'area piccola, e Eder non la raggiunge per un soffio dando il via ai festeggiamenti granata.