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Izzo si racconta: “Dalla morte di mio padre al Torino, ora sono felice”

Redazione Toro News

"Izzo poi si sofferma su aspetti del suo passato, momenti che lo hanno reso quello che è oggi. "La sofferenza che ho vissuto mi porta a non mollare mai. Per essere qui ho fatto tanti sacrifici. Non mi aspettavo di arrivare in Serie A. L'ho capito giorno dopo giorno, quali erano le mie possibilità. E non me lo aspettavo per quello che ho passato. Perdere un papà da giovane non lo auguro a nessuno. Adesso ho due figlie, Aurora e Vittoria. Loro sono la mia vita, la mia gioia, il mio tutto. La prima è nata in un momento di sofferenza, la seconda è stata come una vittoria, un momento di sole dopo aver superato quel momento. Cosa faccio con loro? Giochiamo a uno-due-tre stella, a nascondino... a pallone no!"

"Izzo, poi, racconta il suo rapporto con la terra di origine, il quartiere Scampia di Napoli. "Non mi sono mai dimenticato da dove vengo. Sono felice di tanto in tanto di abbracciare il mio quartiere. E soprattutto i giovani del posto. Sono tutti "scugnizzi", non hanno paura di niente, sono spensierati, dolci. Basta uno sguardo per capirsi. E se ce l'ho fatta io ad affermarmi possono farcela anche loro!"

"Due persone chiave, per Izzo, hanno il giusto riconoscimento: "Il mio procuratore (Paolo Palermo, ndr) mi è stato vicino quando altri non lo facevano. E' una grande persona e un grande uomo, in questo modo ci vogliono persone come lui. E poi c'è la mia compagna. L'ho conosciuta praticamente da bambino, quando non ero ancora calciatore. Non gli voglio far pesare niente del mio essere famoso, io ho la fortuna di avere una donna che mi sta al fianco e non mi deluderà mai".

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