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Izzo si racconta: “Dalla morte di mio padre al Torino, ora sono felice”

Redazione Toro News

Izzo, poi, fa vedere alle telecamere alcuni dei suoi numerosissimi tatuaggi (ha il busto quasi completamente coperto da scritte e disegni). "Uno è dedicato a mio padre. E' dietro la schiena, è la scritta non ti dimenticherò mai. Poi c'è uno scudo da guerriero, un'altra scritta, niente mi fa paura. Quanti sono? Ormai ho perso il conto".

"Fin da subito, Izzo si è inserito benissimo nello spogliatoio granata, diventandone uno dei leader. "Perchè sono diventato uomo spogliatoio? Io cerco di portare la mia allegria. E' cosi che si costruisce un gruppo. Si trattano bene i compagni, si ride e si scherza. Poi negli allenamenti e nelle partite bisogna metter cattiveria e serietà, è così che poi arrivano i risultati. E mi piace cantare in napoletano", dice provando a canticchiare un motivetto. "Ascolto tanta musica. Prima della partita sento musica, parlo e scherzo. Poi in campo mi trasformo".

 Izzo durante il suo sbarco a Caselle

"E' vero che all'aeroporto di Caselle, al suo sbarco a Torino, è stato scambiato da alcuni presenti per Cristiano Ronaldo, in quei giorni atteso alla Juventus? "Sì, ma poi quando mi sono tolto cappellino e occhiali scuri sono andati tutti via..." Come sarà il derby con CR7 in campo? "Ancora più bello". Infine, una dichiarazione di intenti: "Ai tifosi basta poco per farli felice. Bisogna semplicemente dare il massimo e sudare la maglia. Dobbiamo lavorare duro e con serietà per toglierci soddisfazioni".

 

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