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Jansson, prova del nove fallita: ma i buoni segnali restano

Focus On / Il difensore centrale dei granata è autore di una prestazione sottotono, a cui si aggiunge un errore molto grave sul primo gol: la strada è giusta, ma ancora molto lunga

Gualtiero Lasala

"Dopo la sconfitta del Torino contro il Napoli si possono trarre delle conclusioni importanti, soprattutto sui giocatori che sono scesi in campo contro la formazione di Sarri: sicuramente, tutti quanti sono insufficienti nel primo tempo, perché il Torino è stato succube della manovra offensiva dei partenopei e, non a caso, dopo 20 minuti i granata si sono ritrovati sotto di due gol. Tra le note poco positive della partita troviamo il difensore centrale del Toro, vale a dire Pontus Jansson: una prova sottotono la sua, ma che verso la fine ha cercato di raddrizzare. La strada, come detto, è giusta, ma forse un po' più lunga di quanto lasciava presagire (o sperare) la trasferta di Udine.

"ERRORE GRAVE - Forse sarebbe banale sottolineare solo che Jansson ha fatto un errore di gioco molto grave: è vero che ha rinviato male il pallone, regalandolo agli avversari, ed è altrettanto vero che si sia staccato da Higuain spalancandogli un'autostrada per il gol, ma non è questo (forse) l'errore più grande. Il problema, per lui, è stato valutare male la situazione, probabilmente, una sorta di sudditanza psicologica nei confronti di un attacco che è comunque già molto forte: nei primi minuti arranca e non poco cercando di marcare l'argentino, e il numero 9 partenopeo è stato assolutamente letale su un suo errore. Tuttavia, ci sono altre considerazioni da fare...

"CAMBIO DI REGISTRO - Però, se vogliamo proprio mettere una lente d'ingrandimento sul giovane difensore granata, bisogna anche evidenziare una specie di cambio di registro nel corso della partita nei confronti del suo diretto avversario, Gonzalo Higuain. Nel secondo tempo soprattutto, Jansson ha cercato di reagire nei confronti del numero 9 del Napoli, trovando anche delle chiusure sicure, concedendo realmente all'attaccante argentino soltanto un tiro da posizione defilata che è terminato abbondantemente alto sopra la traversa: questi sono dei segnali incoraggianti. Il difensore non è nato per fare gol, non è quello il suo ruolo e per questo non si deve pretendere che faccia sempre bene in fase offensiva: ciò che è richiesto è una fase difensiva puntuale su ogni fronte e, in ogni caso, sembra che Jansson sia indirizzato verso la giusta meta. Il prossimo può essere il suo banco di prova? Forse, sarà il mercato a darci una risposta...