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La moviola di Pescara-Torino 0-0: giusti i due rossi, ma su Martinez era rigore

PESCARA, ITALY - SEPTEMBER 21:  Referee Luca Banti during the Serie A match between Pescara Calcio and FC Torino at Adriatico Stadium on September 21, 2016 in Pescara, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Gli episodi arbitrali / Per Acquah due gialli sacrosanti, quello di Vives è un fallo grave e plateale, Ma quello di Bizzarri, a norma di regolamento, è un intervento da penalty

Redazione Toro News

"Tanti episodi arbitrali discutibili in Pescara-Torino, con l'arbitro Banti di Livorno che si è reso protagonista di tante decisioni importanti. Sono in particolare tre gli episodi che hanno influito sull'andamento del match.

L'espulsione di Acquah: giusta e inevitabile. Il giocatore ghanese, nel giro di venti minuti, prende due cartellini gialli per due falli inutilmente irruenti a metacampo, con interventi in scivolata del tutto fuoriluogo in una partita che poi non era caratterizzata da toni agonistici così accesi. Decisioni ineccepibili di Banti i due gialli al 25' e al 45', con il centrocampista granata che può solo mangiarsi le mani per aver lasciato la squadra in dieci.

"Il rigore non concesso a Martinez, con conseguente giallo per simulazione. E' l'episodio più discutibile del match. Banti vede il venezuelano saltare e cadere in avanti (in maniera un po' plateale) senza che ci sia un contatto, quindi decide per l'ammonizione al giocatore venezuelano. C'è da dire che però l'intervento di Bizzarri è da analizzare. Sicuramente il portiere non prende il pallone; sicuramente è un intervento imprudente che, a norma di regolamento del gioco del calcio, può rientrare nel "tentativo di sgambetto". Martinez salta anche per evitare di essere travolto dal portiere: non sarebbe stato assolutamente fuori luogo l'assegnare la massima punizione.

"L'espulsione di Vives: un rosso diretto per un intervento che, sicuramente, non può essere interpretato come "fallo da ultimo uomo" o come intervento volto ad impedire una chiara opportunità di segnare una rete, essendo Mitrita stato fermato a centrocampo. Il fallo del centrocampista napoletano è però troppo evidente e plateale: un calcio da dietro, volto solo ed esclusivamente a colpire le gambe dell'avversario. Sempre a norma di regolamento un "fallo grave di gioco", come senza dubbio è quello di Vives, può essere punito con il rosso diretto. Il regista granata avrebbe potuto commettere un fallo tattico meno evidente, e avrebbe fermato comunque l'avversario lanciato.