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La moviola di Torino-Bologna: Ghersini, poca personalità. Il braccio di Belotti è involontario

Davide Ghersini

Il 23esimo in campo / L'arbitro di Genova lascia correre troppo, scontentando entrambe le parti

Redazione Toro News

"Non era una partita difficile per Davide Ghersini quella di ieri sera tra Torino e Bologna, uno dei classici match che vengono affidati ai giovani arbitri per iniziare ad accumulare esperienza in Serie A. L'errore più evidente che si può commettere, in questi casi, è fischiare troppo poco, ed è proprio l'errore in cui è caduto il direttore di gara, lasciando correre troppo spesso in occasioni in cui sarebbe stato forse più opportuno fermare il gioco e dare un segnale ai giocatori. Che il taccuino di una partita di Serie A riporti un solo ammonito (Maietta, decisione corretta), testimonia che forse il motto del lasciar gestire la partita ai giocatori è stato applicato fin troppo in fondo.

"Poche le situazioni al limite su cui Ghersini si è trovato a prendere una decisione fondamentale. La prima è stato il recupero in extremis di Molinaro su Mancosu lanciato a rete: il rigore sembra non esserci. La più controversa, però, è stata l'azione da cui è nato il gol di Belotti. I rossoblù si sono lamentati - più nel post-partita che in campo, a dir la verità - di un tocco di braccio da parte della punta granata, che l'avrebbe aiutato a smarcarsi dal diretto avversario. Il tocco, per stessa ammissione del diretto interessato, c'è, ma esso è leggero e, soprattutto, totalmente involontario: la sfera prima carambola sul petto del giocatore per poi sfiorare il braccio. Impossibile pensare a una maliziosità da parte di Belotti, che non può aver avuto il tempo di pensare di "aggiustarsi" la sfera. La situazione, certo, era al limite, ma la decisione del direttore di gara non suscita scalpore.

"Nel complesso, dunque, una partita di amministrazione non gestita con il dovuto polso dall'arbitro di Genova, che però, a soli 30 anni, ha tutto il tempo di crescere e di acquisire tutta quella personalità che la Serie A richiede.