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La situazione si complica. Spaccatura in Lega

Non è stata una riunione semplice quella intercorsa oggi tra i presidenti di serie A e se proprio non si può parlare di piena spaccatura, siamo vicini ad una presa di posizione da parte dei cinque grandi club che comprendono...

Redazione Toro News

Non è stata una riunione semplice quella intercorsa oggi tra i presidenti di serie A e se proprio non si può parlare di piena spaccatura, siamo vicini ad una presa di posizione da parte dei cinque grandi club che comprendono Milan, Inter, Juventus, Roma e Napoli, quest’ultimo, neo promosso in serie A, ha scelto di stare a fianco dei big, contro il resto del gruppo, con Fiorentina e Palermo astenuti. Il problema principale ovviamente riguarda la ripartizione dei ricavi in serie A e quando si parla di soldi è sempre difficile trovare soluzioni che accontentino tutti.

"In pratica durante l’assemblea è stato approvato il regolamento sulla divisione degli introiti che da ora in avanti sarà stabilita a maggioranza semplice, vale a dire il cinquanta per cento più uno e non più per maggioranza qualificata dei due terzi. Milan ed Inter hanno subito impugnato la votazione presentando un’istanza scritta. Galliani, piuttosto scettico sul futuro, ha detto: “E’ regnata la pace fino a che non si è parlato di soldi, ma come si è trattato l’argomento sono sorti subito degli scontri”.

"In seguito ha preso la parola Antonio Matarrese, che ha indetto una conferenza stampa al termine dell’assemblea per spiegarne i punti salienti.“Il nuovo regolamento è stato approvato con 32 voti favorevoli, 5 contrari e 2 astenuti, 3 società erano assenti, Livorno, Atalanta e Lazio. E’ stato introdotto il criterio di ‘sfiduciabilità’ nei confronti del Presidente di Lega, ma la decisione dev’essere presa a maggioranza qualificata, ovvero per i due terzi. Viene confermato il principio del conflitto d’interessi, chi ricopre incarichi di gestione all’interno di una società di calcio non potrà essere eletto presidente di Lega”.

"Matarrese ha poi aggiunto: “La distribuzione degli introiti verrà decisa non più dai due terzi dell’assemblea bensì dalla metà dei presenti più uno. Non la considero una spaccatura ma un nuovo corso da seguire tutti quanti insieme, d’altronde i club avevano ritenuto necessario cambiare le norme sulle risorse economiche. Ora cercheremo di riavvicinare le parti. Non sono preoccupato dal fatto che i cinque club in disaccordo rappresentino il 75% del bacino d’utenza dei tifosi, ci daremo da fare per risolvere la situazione”.