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La tabella di marcia parla chiaro: per eguagliare il primo Miha ci vuole un’impresa

Il punto / Per arrivare allo stesso livello dell'anno scorso ci vogliono 9 punti in 4 gare: ossia una vittoria contro Lazio o Napoli

Nikhil Jha

"C'è una rigida tabella di marcia da rispettare per il Torino di Mihajlovic, se non si vuol far diventare l'obiettivo Europa League una chimera già a metà del campionato: i granata sono chiamati, quantomeno, a ripetere quanto accaduto l'anno scorso, quando al termine del girone d'andata i granata occupavano la nona posizione a quota 29 punti. Una media ancora non sufficiente per arrivare al settimo posto, ma che non impedisce di crederci.

"L'anno scorso con 58 punti in campionato (ovvero 29 a girone, appunto), non si sarebbe arrivati oltre la nona piazza che i granata hanno in effetti occupato a quota 53. Ma già raggiungere quella fatidica quota prima del giro di boa sarà molto difficile per una squadra che, dopo un anno e mezzo di collaudi, nuovi arrivi e continui cambiamenti ancora non è arrivata ad esprimere il proprio completo potenziale. Classifica e calendario raccontano che per arrivare a 29 i granata - ad oggi fermi a 20 - dovranno conquistare tre successi nelle ultime quattro partite della tornata d'andata. Spal e Genoa, all'ultima e alla penultima, sono match che una squadra che ambisce alle prime posizioni in classifica non può sbagliare.

"La difficoltà vera arriva con Lazio e Napoli. Certamente tre punti contro una di queste due compagini (la prima da affrontare in trasferta, la seconda in casa) aumenterebbe il valore della vittoria in sé in termini di morale ed autostima, ma è bene volare bassi: il Torino, ad oggi, soltanto con l'Inter ha dato l'impressione di potere valere qualcosa di diverso da quanto recita la classifica. Per arrivare ad un successo con Lazio o Napoli ci vorrà la partita perfetta, e potrebbe non bastare. La tabella di marcia parla chiaro, anche considerando che Mihajlovic raramente in carriera migliora il rendimento delle proprie squadre nelle seconde metà di campionato. Uno dei motivi per spingere sino in fondo, e a testa bassa, fino alla fine del 2017. Poi si potrà stilare un primo, provvisorio, bilancio.