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La verità di Carlao: “Il Torino mi terrebbe, ma voglio il Brasile”

Calciomercato / Il difensore brasiliano a ESPN Brasil: "Ho ancora due anni di contratto, ma voglio giocare ed avvicinarmi alla famiglia"

Redazione Toro News

Il difensore brasiliano Carlao ha terminato da poco la sua prima stagione con la maglia granata, non un campionato brillante per lui, che ha guadagnato solo 4 presenze e prestazioni poco convincenti. Carlao non nasconde il desiderio di voler tornare a giocare nella sua patria, in Brasile, dove manca da un bel po', e lo ha espresso chiaramente durante un'intervista al giornale ESPN Brasil"Sono da molto tempo fuori dal Brasile. Arriva il momento in cui pensi di voler rimanere più vicino alla famiglia. Oltre a questo, voglio giocare qui (in Brasile, ndr) ad alto livello. Se sorgesse qualche opportunità, la valuterei con molta attenzione." Al difensore non dispiacerebbe quindi poter rientrare in Brasile, specie se gli si presenta la possibilità di poter tornare a giocare con continuità, cosa che al Toro non è avvenuta e che probabilmente non avverrà anche in futuro. "É finita la stagione con il Torino, ma per il fatto di aver subito una lesione/infortunio ad inizio anno, ho parlato con la dirigenza e ho lasciato aperta la mia situazione. Ho ancora due anni di contratto e penso che vorrebbero contare ancora su di me, in futuro. Ma io comunque voglio giocare..."

 TURIN, ITALY - APRIL 29: Karol Linetty (L) of UC Sampdoria is tackled by Carlao of FC Torino during the Serie A match between FC Torino and UC Sampdoria at Stadio Olimpico di Torino on April 29, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Oltre al futuro, Carlao parla anche della sua avventura al Torino, iniziata a gennaio. "Il Torino mi aveva nel mirino dai play-off di Champions League con l'Apoel. La nostra squadra ha vinto il girone in Europa League. Dopo la penultima partita siamo entrati in contatto per la prima volta, dopodiché i contatti si sono intensificati a gennaio. Abbiamo risolto tutto in due giorni" racconta il difensore, per poi proseguire: "Ero molto contento perché stavo andando a giocare nel Torino e nel campionato italiano. Appena sono arrivato, Mihajlovic mi disse che era difficile trovare nel mercato di riparazione un difensore mancino abile ad alzare la linea partendo dalla difesa. Sfortunatamente mi sono infortunato e sono riuscito a giocare solamente verso la fine del campionato."

Un infortunio avvenuto durante un allenamento e che ha pregiudicato la sua affidabilità, costringendo il mister a fare scelte diverse. "Dopo dieci giorni in squadra, durante un allenamento, ho cercato di anticipare una palla e sono scivolato. Ho cercato di appoggiarmi con il braccio, ma non ci sono riuscito. Sono caduto. Sono rimasto con il gesso tre giorni e poi con una stecca per 30 giorni. É stato difficile, mi sono dovuto allenare per 3 mesi da solo." 

Anche il giocatore sostiene che siano stati sei mesi difficili, fatti di momenti belli e momenti brutti. "Sono stati 6 mesi di alti e bassi. Siamo rimasti imbattuti per parecchie partite, abbiamo anche fatto una grande partita contro la Juventus. Oh, il clima del derby è fortissimo! Non si parlava d'altro" afferma con entusiasmo per poi proseguire con qualche commento sulle sue prestazioni: "Poi abbiamo perso contro il Napoli, 5-0 in casa. Hanno una grandissima squadra, ma ci siamo rilassati noi, è stata una cosa di 30 minuti. Nelle partite che ho giocato penso di aver mostrato qualche cosa di buono." Non mancano i commenti sulla piazza e la tifoseria, che Carlao giudica "appassionata": "Sapevo già della storia e della tradizione del Torino, ma solo vivendola ho potuto capire cosa significa. Non pensavo che i tifosi fossero così "appassionati" e caldi. Esigono molto, ma sanno riconoscere quando un giocatore dà tutto in campo, e lo apprezzano per questo" afferma, per poi terminare dichiarando l'impatto che tutto ciò ha avuto su di lui: "Mi sono divertito, ho imparato moltissimo." Una stagione in cui ha imparato tanto, ora però, non resta che vedere dove lo porterà il futuro.