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Lazetic: ‘Ho voglia di giocare,

Buon compleanno a Nikola Lazetic, pasticcini per tutti a fine allenamento, prima il dovere e poi i festeggiamenti. Il giocatore ignora ancora se sarà in campo contro la Reggina, ma non fa drammi. "Non...

Redazione Toro News

Buon compleanno a Nikola Lazetic, pasticcini per tutti a fine allenamento, prima il dovere e poi i festeggiamenti. Il giocatore ignora ancora se sarà in campo contro la Reggina, ma non fa drammi. "Non protesto se non gioco, l'ho fatto a vent'anni, quand'ero in Turchia al Fenerbahce con Daum, ora non lo rifarei più. Le decisioni del mister vanno sempre rispettate". Lazetic è disposto anche a sacrificarsi: "Se la squadra vince e segna tre gol ben venga la panchina. Ad ogni modo chi scende in campo deve sempre dare il massimo".

"E' molto diverso il suo atteggiamento rispetto a quello di Muzzi, quando un mese fa venne in sala stampa piuttosto nervoso a ricordare che poteva ancora reggere i novanta minuti. "Ognuno ha il proprio carattere", aggiunge il serbo. "Andare a protestare con l'allenatore per giocare è mancare di rispetto agli altri miei compagni, qualcuno purtroppo deve stare in panchina e altri in tribuna. Faccio l'esempio di Music, si allenava più degli altri, veniva in ritiro e poi alla domenica gli toccava la tribuna. Ora siamo rimasti in 25 e ce la giochiamo tra noi". Ormai è una consuetudine parlare di Fiore, passato al Livorno una settimana fa: "Si stava allenando bene, era in pieno recupero. Anche lui comunque non ha mai protestato quando non giocava. La scelta di andare via? La capisco, anch'io sono stato sei mesi alla Lazio, poi non giocavo con l'intensità che mi aspettavo e così ho scelto il Livorno. Purtroppo nemmeno tra gli amaranto sono stato utilizzato nel mio ruolo. Adesso sono al Toro e voglio dare il massimo per questa maglia".

"Si torna a parlare del problema stadi, per febbraio niente gare notturne, cosa ne pensa Lazetic? "A me piace giocare nei posticipi o anticipi, dove tutti ti guardano, ma accetto senza discussioni le decisioni dall'alto". Lazetic ha giocato e vissuto in situazioni molto calde, che effetto gli ha fatto assistere ai fatti di Catania? "In Turchia la tifoseria è molto calda, nel mio paese c'erano condizioni estreme. Non voglio giustificare nulla, ma potevano starci dei disordini durante le partite di pallone. In Italia no, che tipo di giustificazioni si possono dare dopo un simile episodio, in un paese nell'insieme tranquillo?".

"Un'altra sosta non prevista potrebbe peggiorare le condizioni dei granata, che dopo quella natalizia sono andati in crisi di risultati. "Speriamo che lo stop sia stato positivo. Ci siamo allenati molto bene, abbiamo lavorato duramente tre giorni di seguito per caricare al massimo le batterie. Noi andiamo in campo per vincere. Purtroppo non sempre ci riusciamo. Contro l'Udinese abbiamo fatto un buon quarto d'ora iniziale, se entrava il tiro di Barone, o quello di Ardito, la partita sarebbe cambiata". Facendo due calcoli, con Lazetic in campo il Toro ha fatto quattro vittorie e due pareggi importanti, come quello di San Siro contro il Milan: "Con me la squadra è più coperta in fase difensiva, magari perde qualcosa in chiave offensiva. Ma noi non abbiamo una manovra spettacolare, quando gioco io almeno non si soffre mai sul possesso palla".