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Lazio Torino

Quando una squadra perde, le responsabilità, a torto o a ragione, vengono attribuite all’allenatore. Spesso la parola esonero, si profuma con le sconfitte e non si può dire che il quinto boccone amaro...

Ermanno Eandi

Quando una squadra perde, le responsabilità, a torto o a ragione, vengono attribuite all’allenatore. Spesso la parola esonero, si profuma con le sconfitte e non si può dire che il quinto boccone amaro consecutivo, faccia bene alla salute e alla permanenza in granata di Alberto Zaccheroni.

Mister, un suo commento all’incontro?I numeri testimoniano che è un momento delicato, non riusciamo a cogliere i risultati positivi. Oggi dovevamo alzare il ritmo ed essere corti tra la difesa e il centrocampo. Il primo gol, a freddo e in contropiede ha fatto saltare tutto, ci hanno costretto a giocare una partita in salita. Molti giocatori erano acciaccati. Qualcosa abbiamo fatto, ci è mancata la velocità di esecuzione. Vi ricordo che la Lazio ha fatto un’ottima partita.Il presidente crede in lei e lo conferma, ma personalmente, come valuta il suo operato, non si sente in discussione?Sicuramente non sono felice, mi assumo le mie colpe. Non va assolutamente bene. Ringrazio il presidente e sono sicuro che andrà meglio. Troppe sconfitte. Sfortuna a parte, anche noi dobbiamo fare di più. Quando non arrivano i risultati le pensi tutte. Un rimedio?Dobbiamo rimboccarci le maniche, ci sono ancora quindici partite, con quarantacinque punti a disposizione può accadere di tutto. Bisogna assolutamente ripartire.Il caso Stellone, si è arrabbiato con lei per il tardivo utilizzo? Non è successo nulla, solo fraintendimenti dei labiali della Tv.