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Le 3 sentenze di Pescara-Torino: dalla capacità di soffrire al “Belotti leader”

La squadra ha dimostrato unità e carattere sotto di due uomini, l'ingresso del Gallo ha cambiato volto al match. E quella linea verde su cui puntare per davvero...

Federico Bosio

PESCARA, ITALY - SEPTEMBER 21:  Andrea Belotti of FC Torino and Hugo Campagnari of Pescara Calcio in action during the Serie A match between Pescara Calcio and FC Torino at Adriatico Stadium on September 21, 2016 in Pescara, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

"Il pareggio conquistato sul terreno del Pescara ha lasciato emozioni discordanti nei cuori e sui palati granata, ma di certo come già ribadito su queste colonne una grande consapevolezza: il Torino ha di certo un proprio carattere, una sua spina dorsale dal punto di vista di unità e compattezza. Caratteristica pienamente emersa proprio all'Adriatico dove lo 0-0 strappato ai padroni di casa assume quasi le sembianze di una mezza impresa poichè i granata si son trovati ad affrontare undici avversari essendo rimasti in nove uomini: nonostante le espulsioni di Acquah e Vives, gli ospiti hanno retto ottimamente in fase difensiva e si sono addirittura proposti in avanti con maggiore lucidità sfruttando le ripartenze, dando quasi l'impressione di una maggiore grinta e concentrazione solamente nel momento di estrema difficoltà. Di certo il recentissimo filotto di risultati non può far sognare i tifosi, ma la prima certezza della stagione arriva dal campo di Pescara: il Torino è in fase di costruzione sotto tanti punti di vista, anche quello caratteriale che si sta decisamente rafforzando.

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