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Torino: le frecce granata hanno cambiato la squadra e non si fermano più

Approfondimento / Le crescenti prestazioni di Darmian e Molinaro sommate all'esplosione di Bruno Peres hanno dato una svolta al 3-5-2  di Ventura

Redazione Toro News

60 metri di accelerazione incredibile e tiro devastante sul palo lungo. Inserimento dal lato opposto da cui proviene il cross e tiro al volo piazzato. Questi sono i due goal che hanno fatto urlare di gioia quest'anno i tifosi granata: il goal di Bruno Peres nel derby e la segnatura di Darmian contro l'Athletic Bilbao.

"SPREGIUDICATI - Questi due goal danno un'idea del cambio di mentalità che Ventura ha impresso ai giocatori più esterni nel suo 3-5-2. Non più bassi ad aspettare una trasmissione di palla sterile da parte dei due centrali difensivi, gli esterni granata ricevono la sfera dai centrocampisti sulla trequarti avversaria, dove possono scegliere se affrontare un uno contro uno oppure scaricare la palla nuovamente al centrocampista e buttarsi nello spazio.

"L'INSERIMENTO - La seconda opzione è molto più praticata da Matteo Darmian. Il gioiellino granata ama correre senza palla e inserirsi alle spalle del terzino. Se questo gli viene reso difficile, rimane molto largo per sfilacciare la maglie della squadra avversaria. Novità di quest'anno per il terzino della nazionale è l'inserimento in area, che garantisce una variabile in più per chi va a crossare.

"LE ACCELERAZIONI - L'uno contro uno invece è la prerogativa dell'esterno brasiliano. Arrivato come oggetto sconosciuto, il terzino carioca ha dimostrato tutte le sue qualità: la progressione micidiale, il gioco di gambe vorticoso e il piede vellutato. Forse a volte manca un po' nel movimento senza palla, ma siamo sicuri che Ventura rimedierà a questo piccolissimo difetto.

"L'ESPERIENZA - Molinaro forse può sembrare un po' più in ombra rispetto agli altri due esterni. Per Ventura è fondamentale, però, per l'esperienza e per la sua versatilità. Bravo sia negli inserimenti sia palla al piede, Molinaro è l'esterno tuttofare. Ha però un movimento che gli altri due esterni non possiedono: molto spesso quando ha la palla al piede taglia verso al centro prendendo in contropiede i difensori e cercando un'imbucata per le punte.