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Le pagelle di Crotone-Torino 0-2: il Gallo canta sempre due volte

Gianluca Sartori

FALQUE 5.5: sua la prima iniziativa offensiva della partita per il Torino. Da destra rientra e converge sul sinistro, ma sparacchia alto: resta l'unico tiro verso la porta del Torino fino a fine primo tempo. Accusa poi dei problemi muscolari, che probabilmente lo frenano nel corso del primo tempo. Prova ad accendersi nei primi dieci minuti della ripresa: un buon cambio di gioco e un cross rasoterra che resta un po' "in canna". Non brillante come nelle gare in casa: non è la prima volta, anche se è giusto dargli l'attenuante del problema fisico (58' MARTINEZ 6: dopo aver scritto una pagina di storia con la prima tripletta con la maglia della nazionale, a Crotone viene buttato nella mischia per dare manforte a Belotti, stretto nella morsa di Ceccherini e Ferrari. Prova a infilarsi ovunque, ha una chance e viene fermato per fuorigioco. Non ha altre palle per fare male, ma partecipa attivamente alla vittoria conquistata nei minuti finali).

BELOTTI 7.5: in settimana si è reso protagonista con l'Italia e il suo nome è sulla bocca di tutti: ma il giocatore più atteso nel primo tempo sembra annebbiato. Con Ceccherini e Ferrari la prende poche volte e, al di là di un paio di recuperi palla a centrocampo, non si vede molto; in un paio di occasioni Zappacosta arriva sul fondo e propone un buon cross ma lui, stranamente, non si fa trovare al posto giusto. Nella ripresa continua sulla stessa falsariga, poi il 5.5 diventa 7.5 nell'ultimo quarto d'ora: segna una doppietta col sinistro alle prime due occasioni che permettono di credere nell'Europa. Un carrarmato, un giocatore che sa risultare determinante anche quando non è nella miglior giornata, un caterpillar che arriva a doppia cifra in 13 partite. Si salvi chi può da questo Belotti.

LJAJIC 7: svaria molto: prima a destra per duettare con Falque, poi in mezzo tra le linee per cercare spazi, poi largo a sinistra per favorire i cambi di gioco dei compagni. Sembra ispirato, e il Crotone lo capisce, con almeno due giocatori sempre pronti ad aggredirlo. Nonostante qualche buona giocata, gli avversari gli concedono poco e Mihajlovic lo sposta in modo definitivo da trequartista puro nel corso della ripresa. Nella ripresa, sfiora il gran gol su punizione quando Cordaz deve levare un pallone dall'incrocio. Ci prova anche col suo colpo, il destro a giro: palla di poco fuori. E' sempre un pericolo e appena ha spazio per scatenarsi mette sul piede di Belotti la palla per sbloccare il risultato. Un piacere vederlo dipingere calcio: sempre determinante.

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