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Le pagelle di Napoli-Torino 0-0: Sirigu e Nkoulou, provate a superarli

Gianluca Sartori

 NAPLES, ITALY - FEBRUARY 17: Cristian Ansaldi of Torino FC walks in the soccer pitch with a ball girl before the Serie A match between SSC Napoli and Torino FC at Stadio San Paolo on February 17, 2019 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

DE SILVESTRI 5.5: dalla sua parte Zielinski e gli azzurri in generale trovano spesso il modo di sfondare, anche troppo facilmente. Tre i traversoni nel primo tempo per Milik, che sfiora il vantaggio a ripetizione. Molto raramente oltrepassa la metà campo.

LUKIC 6: un po' mezzala un po' regista nella prima impostazione, il serbo si rende spesso utile in fase di ripiegamento, preoccupandosi soprattutto di questo. Tra qualche buona palla intercettata e disimpegni semplici ma puliti, anche oggi si guadagna una sufficienza pulita. Qui le sue parole nel postpartita

RINCON 5.5: alza molto la posizione per pressare Allan, un cliente molto ostico. Il "General" trova pane per i suoi denti e fatica nel confronto con il brasiliano. Gioca con il peso della diffida, e si fa ammonire nel modo più sciocco possibile, uno screzio inutile con Koulibaly alla fine del primo tempo. Proprio per questo Mazzarri lo sostituisce. (55' MEITE 6.5: un secondo tempo di buona qualità: dà solidità al centrocampo granata, che con lui soffre molto di meno. Torna a fare bene).

ANSALDI 6: gioca da mezzala avanzata, quasi un trequartista aggiunto a formare con Berenguer un 3-4-2-1 in fase di possesso. Qualche buona giocata, ma anche dei corner battuti male e la sensazione di non riuscire sempre a trovare la posizione giusta. Però dà tutto, non si risparmia ed è uno dei pochi che prova a fare qualcosa con il pallone. (77' PARIGINI 6: con il suo ingresso Mazzarri spera di dare un po' di coraggio in più alla squadra. Dà tutto ogni qual volta che il pallone gravita dalle sue parti, prova anche a rendersi pericoloso per quanto possibile).

AINA 6.5: non una partita facile: gli tocca stare schiacciato in difesa, quasi da quinto difensore aggiunto, per i grattacapi che gli danno Callejon e Malcuit. Prova qualche sconclusionata sortita offensiva senza fortuna. Ha la bravura di crescere con il passare dei minuti; soprattutto nella ripresa prende le misure agli avversari e soffre di meno. Grida vendetta, però, una ripartenza sprecata malamente nel finale.

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