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Le pagelle di Torino-Roma 3-1: una prestazione corale superlativa

Gianluca Sartori

 TURIN, ITALY - SEPTEMBER 25: Iago Falque of Torino celebrates after scoring his second goal (3-1) during the Serie A match between FC Torino and AS Roma at Stadio Olimpico di Torino on September 25, 2016 in Turin, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

FALQUE 7.5: ha motivazioni speciali e si vede: semina panico nella difesa della Roma, prima entrando nell'azione del vantaggio granata con un sinistro a giro che chiama Szczesny al grande intervento, poi con una doppia occasionissima pochi minuti: prima è il palo a dirgli di no, poi di nuovo il portiere polacco. L'appuntamento col gol agli ex compagni (e all'allenatore che l'anno scorso lo accantonò) è solo rinviato alla ripresa: si prende l'incarico di tirare il rigore procurato da Belotti e lo segna. La rivincita diventa doppia, quando il suo sinistro (baciato dalla deviazione di Fazio) si infila in rete per la rete del 3-1. Soddisfazione meritata per un giocatore vero. (77' MARTINEZ 6: entra e sbaglia un pallone facile vanificando una buona ripartenza, poi ha una buona chance: da posizione defilata vince il contrasto col suo amico Peres ma mette fuori, non era facile. Sul finire del match inquadra la porta, ma Manolas gli strozza l'urlo del gol).

BELOTTI 8: il più forte attaccante italiano del momento ci mette otto minuti a timbrare il quinto gol, facendo quel che è la sua specialità, ossia capire prima degli altri dove può finire il pallone per centrare l'incornata vincente. Ma il Gallo non si ferma: vederlo galoppare quando ha spazio è un piacere, come osservare con quale cattiveria cerca la porta appena ha una palla buona. Inizia la ripresa seminando Bruno Peres, che poi lo stende causando rigore. Continua e termina la sua grande prestazione da costante punto di riferimento, facendo venire il mal di testa a Manolas e Fazio. Con un Gallo così, per il Torino sognare non è vietato: un gol ogni 58 minuti, i numeri parlano per lui.

BOYE' 7.5: "El Toro" dimostra il motivo per cui si sia guadagnato il posto da titolare. Zero timori reverenziali, qualità sopraffina e rapidità nelle gambe e nella testa da giocatore importante. Con Belotti c'è un'ottima intesa, ma si sa che i giocatori di qualità l'intesa la trovano facilmente. Nella ripresa regala lampi di classe assoluta che fanno stropicciare gli occhi: visione di gioco e qualità sono da campione. C'è la sensazione che il DS Petrachi abbia messo a segno un colpo di mercato clamoroso, prelevando un talento del genere a parametro zero.

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