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Mazzarri pre Atalanta-Torino: “Se facciamo bene, alimentiamo il sogno”

Gianluca Sartori

La sfida nella sfida può essere anche quella tra lei e Gasperini.

"Di me non voglio parlare io, parlatene voi. Di Gasperini invece si può parlare solo bene. Lui ha i fatti dalla sua parte. All'Atalanta ha trovato terreno fertile, in una società che lo ha messo in condizione di fare il suo calcio, e ha fatto cose strepitose. Non si tratta di una sviolinata, non è che ci sentiamo tutti i giorni io e lui. E' semplicemente prendere atto di quello che succede".

Come va il suo inserimento nel suo mondo granata?

"Io sono riservato ed esco poco. Per quel che ho avuto modo di capire, è l'ambiente adatto a me. Poi bisogna chiedere ai tifosi cosa ne pensano di me. Io mi trovo a mio agio e penso di essere l'allenatore giusto per questa piazza, da tutti i punti di vista".

Dopo tre mesi e mezzo di lavoro, che cosa la soddisfa di più?

"Il fatto che i ragazzi mi stanno appresso, si affidano a me. Questo mi fa piacere, dimostra che sono credibile. Non è facile, tutti gli allenatori devono verificare questo per prima cosa, altrimenti è difficile portare in pratica le proprie idee. Per il momento, come ho detto prima, a livello individuale sono contento che Ljajic, dopo l'inizio che ha avuto, faccia il calcio che piace a me. Che faccia ciò che io pensavo potesse fare. Questo va a vantaggio della squadra e di lui stesso. Ora deve farlo sempre, non solo a tratti. Lui deve pensare che questo deve essere il suo modo di essere".

Termina qui la conferenza stampa.

 

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