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Mazzarri pre Milan-Torino: “Radice una leggenda, Zaza può fare di più”

Nicolò Muggianu

In caso di vittoria potrebbe essere la svolta della stagione del Torino?

"Se è la partita più importante dell'anno? A 25 partite dalla fine non me la sento di definirla una partita così decisiva. Non bisogna guardare la classifica, bisogna crescere partita dopo partita, correggere gli errori della partita prima perché siamo un gruppo di giovani in costruzione. Io la penso ancora così. Penso che quando si è giocato al top delle nostre possibilità abbiamo messo in difficoltà anche avversari di altissima classifica. Abbiamo fatto anche bellissime prestazioni (contro Inter e la Roma nel secondo tempo o la Fiorentina), ma dobbiamo migliorare nel concretizzare quello che creiamo, soprattutto quando giochiamo bene".

Come ha preparato la partita? 

"Se facessimo una partita come quella a San Siro contro l'Inter o a Genova, con il piglio della squadra che va lì e se la gioca potrebbe essere un'iniezione di autostima. Però conoscendo i ragazzi bisogna stare cauti, perché dopo la Sampdoria siamo caduti malamente. E non dobbiamo più farlo. Anche perché dopo ci sarà il derby e non credo ci saranno cali di concentrazione. Questo a prescindere dal risultato contro il Milan".

Sul modulo:

"Ho fatto 3/4 moduli, se i ragazzi stanno bene si può anche variare a partita in corso. Abbiamo anche giocatori come Ansaldi che può fare più ruoli, ma dipende anche da come giocherà il Milan".

Che scorie ha lasciato la partita di giovedì, ha avuto le risposte che cercava?

"Ci lavoro sull'aspetto mentale, non so quanto si possa fare in tempo a cambiare circuiti mentali a certi ragazzi ma si sono resi conto tutti che non le lascio passare molto certe cose. Quando ero a Napoli ad esempio e avevo una rosa di un certo livello, andammo a giocare in Romania in Europa League e ne cambiai 11. Quando ne cambi 3 o 4 è una cosa, ma se li cambi tutti e 11 e ti trovi davanti una squadra che fa sul serio e ti mette in difficoltà, fatichi anche a ritrovare certi automatismi. Questo lo dico per onestà intellettuale, ma comunque io chiedo risposte subito e i ragazzi lo sanno".

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