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Mazzarri pre Torino-Fiorentina: “Le componenti che decidono i risultati sono tre…”

Gianluca Sartori

 

 

Con Fiorentina e Sampdoria si può dire che è il primo vero bivio della stagione?

"Dopo la partita di domani ci saranno altre ventotto partite. Abbiamo visto tanti campionati: cito l'Atalanta, l'anno in cui è arrivato Gasperini, un grande allenatore che sta facendo miracoli, all'inizio era staccato in classifica e si parlava di allenatore in discussione. Era nuovo, è arrivato dovendo fare crescere questa squadra, i risultati non gli andavano. L'anno stesso, poi, è andato in Europa. Parlare di queste cose già domani mi sembra prematuro. Quasi trenta partite possono ampiamente cambiare le cose. E poi per quanto ci riguarda parlando di prestazioni non siamo partiti malaccio, anzi".

Ancora il mister: "Questo è un gruppo che mi dà la sensazione che è cosciente degli errori. Che si dispiace come i tifosi. Dopo ogni sconfitta, non deve essere l'allenatore a rendervi tristi, ma il risultato stesso. Se appena passo io state zitti e poi appena mi giro sorridete, vuol dire che non sentite la sconfitta. Domenica scorsa io li ho visti tristi più di me. E' un gruppo che vuole migliorare, che vuole seguire l'allenatore. Ad oggi è così, domani se cambiassero le cose me ne accorgerei".

 

C'è la percezione che sia uno scontro diretto?

""Voi state parlando di obiettivi che io non ho mai detto. I miei obiettivi chiedeteli ai giocatori: fare meglio la partita dopo e alla fine si fanno i conti. Io non mi pongo limiti. A parlare troppo si innescano meccanismi che poi magari vanno contro a quello che uno deve fare in campo. Domani sarà una bella partita, c'è una bella attesa, le due squadre stanno facendo bene entrambe, sono gruppi giovani che fanno un calcio interessante. Credo sia curioso per tanta gente vedere questa partita. Sempre pensando che è la decima di campionato e non una delle ultime".

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