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Ljajic e Niang, le cessioni sul prossimo bilancio: il Toro risparmia quasi 3 milioni netti

I dati / I due giocatori percepivano due stipendi da top player granata: gli addii alleggeriscono notevolmente il monte ingaggi

Federico Bosio

"Ha chiuso i battenti ieri in via definitiva l'ultima sessione di calciomercato estiva, che in parecchi paesi era prolungata rispetto al termine del 17 agosto valido per la Serie A. Nelle ultime infuocate giornate anche il Torino si è trovato a fare i conti con una sorta di mini-rivoluzione (assolutamente programmata) per quel che riguarda il pacchetto offensivo: hanno infatti salutato prima M'Baye Niang e poi anche Adem Ljajic (qui le parole di Cairo in merito). Due cessioni viste in maniera differente dalla tifoseria, che si sono concretizzate rispettivamente con la formula del prestito con diritto di riscatto e del prestito con obbligo di riscatto condizionato; non sono ancora emersi maggiori dettagli sul possibile importo che i granata incasseranno eventualmente tra un anno per il senegalese, mentre il serbo è partito per un'operazione da all'incirca otto milioni totali. Ma al di là dei cartellini, quanto pesano le cessioni dei due attaccanti sul monte ingaggi?

http://www.toronews.net/toro/live-mazzarri-presenta-torino-spal-2/

"Parecchio. I due elementi, entrambi fortemente voluti dal precedente tecnico Sinisa Mihajlovic, potevano infatti vantare all'ombra della Mole contratti da top player granata: la punta franco-senegalese percepiva il massimo dell'ingaggio attualmente disponibile così come pochi altri compagni, 1.5 milioni netti, mentre per il fantasista serbo la differenza era minima, percependo 1.4 milioni netti. Si tratta quindi di 2.9 milioni netti risparmiati (quasi 6 milioni lordi) per il Torino perlomeno nella prossima stagione (perchè appunto il riscatto di Niang da parte dello Stade Rennais non è ad oggi una certezza) e quindi nel prossimo bilancio alla voce degli emolumenti indirizzati agli stipendi. Una somma certamente non indifferente, che permette in questo modo al club granata di "alleggerire" in parte un monte ingaggi che ha comunque registrato un netto incremento con le entrate "consistenti"  di Zaza e Soriano.  Tuttavia, è da sottolineare come queste operazioni non fossero necessarie per il bilancio del Torino, che si trova in una situazione economico-finanziaria tale da non essere obbligata a cedere.

"Sicuramente non è stata questa la motivazione principale per la quale le due trattative sono state condotte e andate in porto - anche perchè se così fosse, il club di via Arcivescovado non avrebbe ai tempi nemmeno ingaggiato i giocatori - ma le cessioni di Ljajic e Niang pesano positivamente sul bilancio del Torino anche per quel che riguarda gli ingaggi.