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Ljajic, il segnale forte di Miha: nessuno è intoccabile. E la scelta “premia” il Toro

Miha spedisce il numero 10 in tribuna per motivi comportamentali: un segnali forte, anche perché diretto ad un pupillo del tecnico granata...

Lorenzo Bonansea

"15 partite da titolare, per un totale di 1328 minuti. Ljajic non ne aveva saltata una prima della sfida contro la Lazio, ma Miha - già prima dell'Atalanta, aveva avvisato: "Nessuno si senta intoccabile, chi fa male va fuori". Il fantasista serbo non aveva di certo brillato contro la Dea, ma non è questo il motivo che ha spinto il tecnico a lasciarlo fuori ieri sera, bensì alcuni "comportamenti scorretti avuti in settimana".

"Miha ha specificato che non si tratta di "bocciatura totale", ma solamente di un provvedimento disciplinare indispensabile per far capire al giocatore che in una squadra si è tutti uguali. E il segnale è stato molto importante, forte. Prima di tutto, perché è risaputo che Miha abbia una stima particolare per Ljajic, una stima mai nascosta e manifestata pubblicamente in più occasioni. In più, è oggettivo riconoscere che - pur con tanti, troppi, sali-scendi nella qualità delle sue prestazioni - Ljajic rappresenti il giocatore maggiormente dotato tecnicamente della squadra, e lasciarlo fuori in una sfida come quella di Roma è sicuramente stata una scelta doppiamente coraggiosa. Anche perché - e questo è un fatto di non secondaria importanza - al posto del serbo, Miha ha lanciato a sopresa Berenguer, che ha poi sbloccato la gara...

"La disciplina di Mihajlovic ha portato i suoi frutti e ha mandato un segnale forte e concreto: nessuno è intoccabile in questo Toro, e il timone è ben saldo - che piaccia o meno - nelle mani un solo uomo. Sinisa Mihajlovic. Ora sta a Ljajic riguadagnare la fiducia del tecnico, perché la "concorrenza" - contro la Lazio - ha dato segnali molto forti...