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Lyanco, parla il papà: “Rispetto le critiche. Ma vederlo in forma dovrebbe far piacere”

Esclusiva / Marcelo Vojnovic, padre del difensore brasiliano, ai nostri microfoni: "Rispetto le critiche, ma è un professionista e deve dare il massimo contro qualunque avversario"

Nicolò Muggianu

Un Lyanco così probabilmente i tifosi del Torino non lo avevano mai visto. Grinta e qualità, ma soprattutto il sorriso di chi è finalmente tornato a fare ciò che ama di più: giocare a pallone. Il calvario del doppio infortunio al piede sinistro d'altronde è una ferita ancora aperta, arrivata nel momento clou della sua maturazione al Torino: "Lyanco gioca a calcio da molti anni - ha confidato a Toro News Marcelo Vojnovic, padre del classe '97 - e da quando ha iniziato non aveva mai avuto un infortunio. Non era mai uscito dal campo nemmeno per una settimana e l'infortunio che ha avuto l'anno scorso è stato qualcosa che gli è rimasto dentro; soprattutto perché è stato fermo a lungo". Sofferenza già raccontata lo scorso agosto dall'ex San Paolo, che tra le lacrime confessava di "aver temuto di dover smettere di giocare a calcio".

http://www.toronews.net/multimedia/lyanco-lesultanza-non-va-giu-ai-tifosi-del-torino-che-su-instagram-scrivono-resta-a-bologna/

La gioia per essere tornato a Torino, da sempre considerata dal ragazzo "la sua casa" e poi le difficoltà sotto la gestione Mazzarri. Lyanco ha bisogno di giocare e Cairo lo manda in prestito da una sua vecchia conoscenza: quel Sinisa Mihajlovic che un anno prima lo aveva fatto esordire in Serie A. Bologna sembra poter essere la piazza giusta per sbocciare definitivamente: società e tifosi lo seguono a distanza con grande affetto, ammirandolo a livelli mai raggiunti sotto la Mole. Fino a sabato scorso.

Torino e Bologna si sfidano all'Olimpico, con Lyanco (applaudito dallo stadio al momento della lettura delle formazioni) che affronta la sua ex (nonché futura) squadra da avversario. Il brasiliano fa la sua partita: una prestazione grintosa, per certi versi ruvida e di grande trasporto emotivo. Trasporto ritenuto eccessivo da alcuni tifosi. Ecco allora piovere le critiche: "Restatene a Bologna" scrive qualche tifoso ferito dalla sua esultanza sui social del brasiliano. Ma la verità è che Lyanco è un professionista e - che piaccia o meno - deve fare il suo lavoro al 100%. Ogni domenica, anche se l'avversario si chiama Torino: "Rispetto ogni critica che hanno fatto - ha proseguito Marcelo ai nostri microfoni -. La sua volontà è sempre stata quella di dare il massimo per la squadra in cui gioca e sabato non è stato diverso. Ha giocato con tutte le sue forze e gioito per la vittoria; non perché fosse contro il Torino, ma perché il Bologna è in zona retrocessione e ogni vittoria è fondamentale per la squadra".

http://www.toronews.net/toro/critiche-a-lyanco-interviene-il-padre-ha-dato-il-massimo-davanti-a-un-pubblico-che-ama/

La verità però è che il ragazzo le critiche le ha percepite. E dopo il post apparso ieri su Instagram, Marcelo Vojnovic ha voluto puntualizzare: "Quello che penso è che questa parte del tifo, che è la parte più piccola, dovrebbe essere felice di vederlo in forma e giocare ad alto livello perché quando tornerà al Torino sarà pronto a difendere con tutto sé stesso la maglia granata. Ma so che la maggior parte dei tifosi del Torino ha capito il suo desiderio di vincere e sicuramente una buona parte della tifoseria è stata anche felice di vedere quanto sia pronto e recuperato al 100%". Il suo futuro intanto si chiama Torino e il legame di Lyanco e della sua famiglia con città e società resta solido: "Siamo molto grati per tutto quello che hanno sempre fatto per lui". Ai tifosi granata adesso non resta che sperare di vederlo altrettanto grintoso anche quando tornerà sotto la Mole. Meglio se da protagonista.