Toro News
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Mandorlini: “Conosco bene De Zerbi e venderà cara la pelle”. E su Sirigu-Rincon…

Esclusiva / Da giocatore ha esordito tra i professionisti proprio con il Toro, mentre da allenatore è stato sulla panchina del Sassuolo al primo anno in Serie B dei neroverdi

Roberto Ugliono

Andrea Mandorlini è uno dei doppi ex di Torino-Sassuolo, avendo esordito da professionista proprio con la maglia granata (2 anni con il Toro per lui e in mezzo anche una convocazione in Under 21) ed essendo stato l'allenatore dei neroverdi nella loro prima stagione in Serie B, che finì con un ottimo 7° posto. Da giocatore si è anche tolto la soddisfazione di vincere la Coppa UEFA con l'Inter nel 2001. Se quando era un calciatore non ha mai cambiato molte maglie, da allenatore si è seduto su varie panchine, tra cui anche quella del Cluj, dove ha allenato proprio De Zerbi, attuale tecnico del Sassuolo.

Buongiorno mister, Torino-Sassuolo si avvicina. Lei come vede le due squadre?

Il Toro ci arriva bene, in un momento positivo e si sta giocando un obiettivo importante, che è vicino. Il Sassuolo sta facendo bene, De Zerbi ha ottimi giocatori e questo dice molto sulle difficoltà che dovrà affrontare il Torino. 

Il Sassuolo arriverà matematicamente salvo, è un bene per il Toro o un male?

Quando si gioca liberi mentalmente si fa spesso bene. Giocare contro il Toro, poi, è stimolante, perché mettere in difficoltà una buona squadra ti può inorgoglire e conoscendo De Zerbi so che vorrà tenere alta la concentrazione. Il Toro non deve prendere sottogamba la gara.

Tra l’altro, partita che si giocherà alle 12:30, un orario che non piace molto…

Non amo molto questo orario, ma penso che ambizioni e motivazioni possano, in questo caso, far superare le difficoltà legate all’orario.

http://www.toronews.net/toro/torino-sassuolo-moretti-contro-magnanelli-le-bandiere-esistono-ancora/

Belotti e Berardi le rispettive star, potranno tornare utili anche alla Nazionale?

Il Gallo penso sia fortissimo e ha margini di crescita, penso sia una risorsa importante non solo per il Toro, ma anche per il panorama italiano. Lo stesso vale per Berardi, che non so se resterà a Sassuolo. Magari quest’anno ha avuto una fase altalenante, ma ora lo vedo in forma smagliante.

Le hai affrontato l’ultimo Toro che si è conquistato l’Europa, cosa ricorda?

Quell’anno il Toro era alla seconda stagione di A e fu una sorpresa per tutti vederlo a quel livello. Ventura e i suoi ragazzi fecero una stagione veramente importante, ricordo ancora il 3 a 1 in casa nostra.

Tra i granata di adesso chi le piace di più?

Ho avuto Izzo a Genova, un ragazzo veramente buono, sta facendo una stagione al di là delle mie aspettative. L’ho avuto per talmente poco sotto la Lanterna che avevo solamente potuto intravedere le sue qualità. Ha caratteristiche tecniche e fisiche importanti che gli permettono di impostare e anche di segnare. Ma ci sono tanti giocatori valorizzati nel Torino, penso a Rincon e a Berenguer, per esempio.

Un merito di Mazzarri quindi…

Mazzarri è stato bravo perché dà fiducia ai giocatori e complimenti anche a Petrachi che ha saputo scegliere i calciatori giusti.

Tra l’altro il Toro arriva dopo la discussione tra Rincon e Sirigu, sono situazioni che capitano però nel calcio e non c’è da allarmarsi…

Ho assistito a discussioni e ne sono stato protagonista anche io. Trovo sbagliato enfatizzare la situazione. Sono momenti che finiscono lì. Sono sicuro che non ci sia nessuno strascico. Anzi reputo un momento che può anche fare bene. Queste situazioni sono sempre successe e sempre ci saranno, ma non minano alla squadra perché l’interesse comune viene prima di tutto.

Che impressione le fa il Sassuolo?

De Zerbi lo conosco bene e così anche la società neroverde. C’è una grande proprietà dietro e un grande proprietario, si fa bene anche perché non ci sono pressioni. Tra l’altro investono parecchio ogni anno, motivo per cui sono da anni in Serie A e la permanenza non è mai scontata.