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Dopo la brutta sconfitta rimediata sabato a Pescara, per il Toro è giunto il momento del riscatto. Sabato all’Olimpico arriverà il Portogruaro e Bianchi e compagni avranno un solo risultato possibile per non...

Redazione Toro News

"Dopo la brutta sconfitta rimediata sabato a Pescara, per il Toro è giunto il momento del riscatto. Sabato all’Olimpico arriverà il Portogruaro e Bianchi e compagni avranno un solo risultato possibile per non perdere di vista le prime posizioni. Come di consueto, per conoscere meglio la prossima avversaria, abbiamo contattato chi la segue quotidianamente. Carlo Cruccu de “La Nuova Venezia” ci racconta come è nata questa favola del Portogruaro e come la squadra si sta ambientando nel campionato cadetto.

"La societàLa fusione tra il Portogruaro ed il Summaga, una piccola frazione del paese veneto, risale al 1990 ed è dovuta in special modo a questioni operative: leggasi strutture sportive. Pochissimi i campi di allenamento per pensare di avere più di una squadra e quindi si è deciso di andare avanti insieme. A capo del sodalizio granata c’è Francesco Mio, che dopo la morte del padre Dino ha preso in mano una società sana, con tutti i conti in regola, e l’ha portata nel grande calcio. Parallelamente sta crescendo anche l’azienda di famiglia, che si occupa di arredamenti per uffici. Molti accostano il Portogruaro a società come il Chievo e il Cittadella ma le differenze sono numerose.

"La squadraLa base è rimasta quella dell’anno passato, con qualche ritocco di valore. E questo è un indubbio vantaggio soprattutto nelle fasi iniziali del campionato, quando le altre squadre sono invece ancora alla ricerca della quadratura del cerchio. In porta è stato confermato Rossi, in difesa l’elemento più importante è Madaschi, difensore italo-australiano che ha sperato fino all’ultimo nelle chiamata da parte della federazione gialloverde per i mondiali. In mezzo al campo un vecchio obiettivo del Torino, quell’Amodio tante volte avvicinato alla maglia granata nelle ultime sessioni di mercato. Chi lo ha visto nelle ultime gare lo descrive come un giocatore abbastanza lento ma tecnicamente formidabile, che sbaglia pochissimo. Insieme a lui giocano Tarana ed Espinal, con Cunico dietro le due punte. Una è Gerardi, l’altra è Pià, che però non dovrebbe scendere in campo sabato. Al suo posto Altinier o Bocalon, l’autore del gol decisivo l’anno passato al ‘Bentegodi’ di Verona, che valse la promozione in B.

"L’allenatoreOra è Fabio Viviani, ma in estate si è assistito ad un vero e proprio melodramma. Il 3 giugno, giorno della cena per festeggiare la promozione in B, era stata annunciata la riconferma di Calori, che era parso ben contento di condividere il progetto con la società e proseguire insieme il percorso cominciato. Poco dopo, invece, Calori ha ceduto alle lusinghe del Padova e il “Porto” si è trovato senza tecnico. Per sostituirlo è stato scelto Corini, dimessosi però il giorno del raduno, causa divergenze insanabili sul mercato in entrata. Solo il terzo tentativo, con Viviani, è stato quindi quello definitivo. L’ex centrocampista del Vicenza, dopo l’avventura alla Sambonifacese, in Lega Pro Seconda Divisione, sta lavorando molto bene, avendo vinto tutte e tre le partite casalinghe. Anche se non è la definizione più giusta, perché per ora i granata stanno giocando al “Friuli” di Udine, in attesa del termine dei lavori, previsto per giovedì 14 ottobre. Difficile, però che il campo sia già disponibile per la partita del 16 contro il Varese, ben più probabile che l’esordio in “casa” slitti alla gara con il Piacenza.

"Viviani schiera i suoi secondo un 4-3-1-2, con il capitano Cunico dietro le punte. In avanti la coppia titolare è composta da Gerardi e Pià, ma l’ex giocatore granata è difficile che possa essere impiegato sabato, a causa di un risentimento muscolare. Al suo posto, probabilmente, giocherà Altinier.

"La stellaL’elemento simbolo della squadra è senza ombra di dubbio Marco Cunico. Il trequartista, capitano ed idolo dei tifosi, è alla decima stagione in maglia granata e spera di trascinare il Portogruaro alla salvezza con i suoi gol. Proprio sabato contro l’Ascoli è arrivato il suo primo gol in serie B, decisivo per i tre punti.

"Gli obiettivi“Se ci salveremo per noi sarà come aver vinto lo scudetto” dicono a Portogruaro. Ed effettivamente non si può chiedere molto di più ad una formazione con tanti giocatori reduci dal doppio salto di categoria, a cui sono stati aggiunti alcuni innesti da serie B. Il rischio è più per le avversarie, che sottovalutandolo rischiano di venire beffate. L’esempio del Sassuolo è lampante.