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Maxi Lopez, una stella nel buio di Modena

Maxi Lopez segna il rigore contro il Carpi, non basterà a rimontare

La riscossa / L'argentino è stato senza dubbio il migliore dei suoi: questo posto da titolare non lo vuole lasciare

Nikhil Jha

"Contro il Carpi, per il Torino è scesa la notte: peccato, soprattutto per l'occasione persa di giungere in vetta per un giorno (traguardo effimero) e di dimostrare la capacità di saper gestire le partite contro squadre meno quotate tecnicamente, che si chiudono in difesa (traguardo decisamente più significativo a lungo termine). Tuttavia, se in questa partita c'è stata una nota positiva, è stata la voglia matta di rivalsa da parte di Maxi Lopez.

"Trascinatore dei granata nella seconda metà della scorsa stagione, soprattutto in Europa, la punta argentina sembrava faticare in questo inizio stagione, offuscato anche dal bagliore dell'avvio sprint di Quagliarella. Ieri, però, anche il neo-convocato di Conte è parso più stanco e lento del solito: mai una giocata di prima, un dai e vai, uno spazio creato. Ecco che allora è salito in cattedra Maxi, che ha brillato in ogni specialità, sia quando si trattava di mettere la palla a terra e proteggerla con il corpo (ha pochi emuli in Italia in questo gesto, secondo forse solo a Luca Toni), sia nei pressi della porta, dove è risultato decisamente più incisivo dei suoi compagni. Tra tiri respinti sulla linea, o quasi, pali sfiorati, rigori conquistati (e realizzati con grande precisione) l'11 granata (ieri in splendida divisa blu) ha messo in apprensione tutta la retroguardia emiliana, risultando, sostanzialmente, l'unica vera freccia all'arco di Ventura.

Matos, attaccante in arrivo all'Udinese

"Il primo gol della stagione, dal dischetto, ne è la giusta ricompensa: dopo averlo mancato di pochi millimetri contro il Palermo (autorete di Gonzalez), non ha fallito l'appuntamento con la rete della speranza, che però non è risultata sufficiente per le ambizioni di rimonta granata. Il messaggio comunque è chiaro: se Maxi rimane quello di ieri, difficile spostarlo dai titolari. Né Belotti né Martinez infatti, entrati a partita in corso, hanno saputo incidere sulla partita - anche se il venezuelano ha l'alibi di aver giocato venti minuti sulla fascia, lontano dalla porta. Se Quagliarella si spegne (ieri, infatti, è stato sostituito per la prima volta in stagione) è Maxi Lopez che deve sostenere il peso dell'attacco, e il match di ieri, pur infelice, ha dimostrato che ne ha tutte le capacità.