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Mazzarri e il ritorno di Okaka: il Toro era una possibilità, ma…

Approfondimento / L'attaccante ora fa parte dell'Udinese, ma con Mazzarri ha un rapporto particolare

Gualtiero Lasala

Il Torino di Walter Mazzarri sfiderà domenica alle ore 15 l'Udinese di Davide Nicola: in occasione di questa gara, il tecnico del Toro avrà l'occasione di rincontrare un suo vecchio giocatore, con il quale ha avuto un rapporto particolare, avendolo allenato per una stagione intera in Premier League. Si parla ovviamente di Stefano Okaka, attaccante giramondo che nella sua ultima esperienza lontano dall'Italia è stato al Watford, di cui Mazzarri è stato allenatore dal luglio del 2016.

http://www.toronews.net/toro/torino-cairo-mazzarri-la-scelta-piu-logica-okaka-abbiamo-gia-belotti/

RAPPORTO - In quella stagione Mazzarri non ebbe grandi risultati, essendo ancora all'inizio del suo progetto, ma in ogni caso riuscì a far rendere bene in attacco Okaka. L'attaccante italiano, infatti, nonostante i numerosi infortuni che lo costrinsero a saltare molte partite, riuscì anche a segnare quattro reti in soli 954 minuti disputati. Una stagione che è stata all'insegna delle difficoltà, anche per lo stesso allenatore italiano, ma i due sono rimasti in buoni rapporti, nonostante le sei sconfitte consecutive delle ultime giornate.

TORO - E per questo rapporto, Stefano Okaka è stato anche una possibilità per il Torino: quando Mazzarri è stato scelto al posto di Sinisa Mihajlovic, era tempo del calciomercato di gennaio, nel quale il tecnico granata avrebbe potuto chiedere alla società qualche acquisto adatto al suo tipo di gioco. L'allenatore avrebbe optato proprio per Okaka c'era (e c'è ancora) Andrea Belotti, che come attaccante ha molto da dare. In più anche lo stesso Mazzarri ha preferito conoscere meglio i giocatori che aveva a disposizione. Quest'estate c'è stato un ritorno di fiamma, ma la società ha optato per l'acquisto di Simone Zaza. Okaka è poi tornato in Italia nel mese di gennaio, proprio all'Udinese, per la soddisfazione di tutti: certo quella di Mazzarri sarebbe maggiore se domenica il suo vecchio pupillo non segnasse all'Olimpico Grande Torino.